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Portogruaro, primo intervento con il robot Da Vinci

Ad utilizzare il nuovissimo robot Da Vinci è stato il direttore del dipartimento chirurgico dell’Ulss4, il chirurgo Francesco Fidanza.

Pubblicato il 9 Giugno 2020

Al San Tommaso dei Battuti è iniziata l’era della chirurgia robotica

Il primo intervento effettuato con chirurgia robotica all’ospedale di Portogruaro si è svolto questa mattina, è durato circa un’ora e ovviamente è andato a buon fine.

Ad utilizzare il nuovissimo robot Da Vinci è stato il direttore del dipartimento chirurgico dell’Ulss4, il chirurgo Francesco Fidanza. “Abbiamo cominciato con un intervento chirurgico di media complessità- ha spiegato il medico dopo essere uscito dalla sala operatoria – non per mancanza di esperienza nell’utilizzo di questa tecnologia, ma perché era il primissimo intervento quindi siamo partiti con tutte le accortezze del caso. Siamo intervenuti nello specifico al fegato e alle vie biliari di un paziente che ora può beneficiare di tutti i vantaggi di questa chirurgia. Le mie impressioni? Quelle che d’altronde conoscevo avendo già lavorato con questo robot: è un’apparecchiatura eccezionale”.

Nella fase iniziale dell’intervento era presente vario personale necessario a verificare che ogni dettaglio procedesse alla perfezione, e così è stato. Nel pomeriggio odierno la chirurgia generale ha eseguito altri interventi con l’impiego della nuova chirurgia robotica mentre domani il dottor Michele Amenta eseguirà una serie di interventi di urologia. 

Per i pazientiil robot chirurgico Da Vinci rappresenta minor dolore post operatorio, un ridotto rischio di infezioni e minori possibilità di complicazioni, minor rischio di sanguinamento. La tecnica mini-invasiva diminuisce i tempi della fase di recupero post chirurgico del paziente con una conseguente riduzione delle giornate di degenza, una ripresa più rapida, nessuna cicatrice estesa e, quindi, un miglior risultato estetico; oltretutto il robot chirurgico si muove a 360° e con angolazioni che la mano dell’operatore non può avere; la visione in 3D e la regolazione della velocità di lavoro riducono al minimo rischio eventuali lesioni vascolari.

Il chirurgo che comanda il robot da una postazione a distanza, può contare su una diminuzione del tempo chirurgico in sala operatoria, maggior facilità nell’esecuzione delle manovre chirurgiche complesse; maggior precisione dell’atto chirurgico per la riduzione del tremore delle mani, migliore percezione visiva dei dettagli anatomici ed una maggior coordinazione occhio-mano .