Pubblicato il 16 Giugno 2022
Un paio di giorni fa è circolata una notizia, rivelatasi fortunatamente falsa, secondo cui Roby Facchinetti, ex tastierista e voce dei Pooh, sarebbe morto. Una delle più classiche fake news che però, grazie alla viralità dei social, ha iniziato a circolare velocemente e così la falsa morte di Roby Facchinetti si è diffusa rapidamente dopo un tam tam mediatico.
Il cantante ha raccontato di essere stato letteralmente subissato di telefonate e ha dovuto spiegare, paradossalmente, di essere vivo, esprimendo parole di profondo disgusto verso l’autore di questo “scherzo” di pessimo gusto e per nulla divertente.
Il lungo post su Facebook di Roby Facchinetti: “Ormai manca il rispetto per il valore della vita”
Il musicista ha voluto rassicurare tutti i fan sulle sue condizioni di salute con un lungo post su Facebook, con il suo volto sorridente a margine: “Carissimi amici, come molti di voi senz’altro sapranno, ieri sono stato vittima di una inconcepibile, orribile “Fake News”; “Morto uno dei più grandi protagonisti della musica”. Inevitabilmente diffusasi a macchia d’olio sui social media. E ho passato ore a rispondere a messaggi e chiamate di chi, giustamente, si era più che preoccupato per la mia salute: che è buonissima, peraltro”.
Dopo aver spiegato di stare bene e di godere di ottima salute, Roby Facchinetti si rivolge direttamente all’autore di questo deprecabile gesto: “Oggi non saprei neppure come definire, il buontempone arrivato a sprecare il proprio tempo diffondendo notizie non solo false, ma addirittura tragicamente false.
Trovo davvero inconcepibile, che vi siano individui in grado di azioni di gusto tanto pessimo, che a qualcuno manchi sensibilità sino ad arrivare a questi eccessi, che venga meno il rispetto non solo degli altri, ma proprio del valore della vita, sino a questo estremo.
Non sono affatto divertenti, certi “scherzi”. E non lo sono mai! Non soltanto in periodi che – come gli ultimi anni – sono stati già segnati da tanto dolore per i tragici eventi della pandemia”. Proprio la pandemia ha portato via uno dei membri storici dei Pooh, Stefano D’Orazio, morto a causa del Covid nell’ottobre del 2020.
Conclude il suo lungo post scrivendo che la sua migliore risposta dinanzi a certe cattiverie è il suo sorriso, benché amaro: “Poi, come sempre, io metto in evidenza i lati positivi delle cose, per quanto in questa situazione non vi sia forse nulla di positivo; e dunque un po’ sorrido, pensando al famoso detto sull’allungarsi della vita in casi simili a quello cui mi riferisco.
Ma certo il mio è un sorriso oggi incerto, amaro, indignato. E vorrei che anche grazie a voi si diffondesse una forte condanna di certe azioni: sino a farle sparire del tutto dalla circolazione. Al buontempone che ha voluto “scherzare” sulla mia vita, invece, mi limito a dire fermamente quanto segue. Che si vergogni. Roby”.