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“Non sono una signora”, Rocco Siffredi in versione drag queen è irriconoscibile

Pubblicato il 30 Giugno 2023

Nella serata di ieri è iniziato lo show televisivo in onda su Rai 2 “Non sono una signora”, condotto da Alba Parietti, dove personaggi famosi si mettono in gioco vestendo per una sera i panni di drag queen.

Tra i vip che hanno partecipato al gioco tanti volti insospettabili, tra cui Rocco Siffredi, apparso letteralmente irriconoscibile sotto le spoglie di Eva Lungherya, nome scelto per il suo personaggio di drag queen.

L’ex attore hard, già al centro delle cronache per la partecipazione di Maria Sofia Federico alla sua Rocco Siffredy Academy, dove vengono svelati i segreti del porno, è stato uno dei principali protagonisti pur essendo stato eliminato al primo turno.

Le parole di Rocco Siffredi dopo l’eliminazione: “Esperienza bellissima”

Rocco Siffredi non ha convinto la giuria, composta dalle drag queen di professione Vanessa Van Cartier, Maruska Starr ed Elektra Bionic che avevano il compito di giudicare le movenze dei protagonisti e così è stato il primo personaggio ad essere stato eliminato.

Nonostante tutto si è congedato con belle parole per il programma e ha raccontato di aver vissuto un’esperienza positiva: “Esperienza bellissima, è durata troppo poco. Devo dirti che mi sono calato bene nella parte, meno bene sui tacchi. Questa è la legge del contrappasso, alle mie attrici dico sempre di mettersi i tacchi, anche se dicono che fanno male. L’ho pagata così”.

Rocco Siffredi si racconta: “Ho sofferto molto. Dite grazie agli omosessuali, non a me”

Dopo l’eliminazione di Rocco Siffredi la sua identità è stata svelata dai cosiddetti “investigatori del glitter”, cioè Filippo Magnini, Mara Maionichi, Cristina D’Avena e Sabrina Salerno, reduce dalla polemica con Angela Cavagna per il presunto seno rifatto.

Durante il video che racconta il suo percorso a “Non sono una signora”, l’ex attore hard ha avuto modo di parlare del suo sofferto passato: “Vanessa ha capito che sono una persona sensibile. Non sono venuto qui in veste di chi vuole apparire. Sembro forte, in realtà sono fragile. In un periodo della mia vita sono stato male, vivevo troppo il dolore di mia madre, il dolore visto da bambino.

Della mia infanzia ricordo la morte di mio fratello e mia madre impazzita. Ho sempre cercato di alleviare quel dolore di mia madre, portavo con me la sua foto. Poi capii che lei voleva il mio sorriso”.

Poi il discorso si è spostato un un tema molto caldo, quello dei diritti della comunità LGBTQ+, sul quale Rocco si è espresso così: “Quando mi dicono che grazie a me è stata sdoganata una libertà che è sempre stata repressa, io dico “Si, ma fino a un certo punto”. Non ho mai preso schiaffi per quello che faccio, c’è chi ha preso botte per sdoganare, come le persone omosessuali. Questo è terrificante. Dobbiamo dire grazie a loro, non a me”.

La videochiamata con i figli

Poi vestito da drag queen ha videochiamato i figli, che hanno fatto grande fatica a riconoscerlo: “Siamo purtroppo tutti pressati da una paura – ha spiegato – la paura del ragazzo che non è come ci hanno insegnato tutti. Ci hanno insegnato che si nasce e bisogna amare le donne e solo le donne da maschi, e il contrario per le donne.

Ecco, tutto ciò ha creato tanto dolore, tanti problemi, e questo è quello che vorrei insegnare ai miei ragazzi. Vedere il loro padre così secondo me li ho toccati, ho toccato un tasto secondo me che non si aspettavano. Ebbene, mi piace. Non devono aver paura di esporsi e fare quello che pare a loro, non agli altri”.