Quelli che come capo avevano Marcello Colafigli, uno dei principali componenti dell’organizzazione criminale insieme con Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Nicolino Selis.
A 70 anni, è l’ultimo superstite del gruppo protagonista anche della serie tv di successo Romanzo Criminale che ha mostrato il volto spietato di criminali.
Nella fiction era Er Bufalo, ma il suo vero soprannome è Marcellone.
Secondo gli inquirenti, nonostante il regime di semilibertà al quale era sottoposto, Colafigli era riuscito a gestire un’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.
Inquieta, a proposito delle polemiche sulla giustizia in Italia, il fatto che Marcellone sia stato in grado, per via del dispositivo di legge del quale beneficiava, ad agire nonostante sia stato condannato con più ergastoli.
Tra i delitti per i quali è stato condannato, il sequestro e l’omicidio del Duca Massimo Grazioli Lante della Rovere (il primo crimine col quale la Banda della Magliana avrebbe cominciato ad agire) e l’omicidio, come mandante, di Enrico De Pedis.
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