Dai manifestanti lancio di bombe carta, fumogeni e oggetti. Tensione anche a Bologna. Piantedosi: “Queste aggressioni devono essere condannate”
Scontri anche a Roma (dopo i tafferugli di Torino del 9 gennaio) durante il corteo in memoria di Ramy Elgaml, il 19enne morto lo scorso 24 novembre a Milano in scooter durante un inseguimento con i carabinieri nel capoluogo lombardo.
Il bilancio provvisorio è di 8 poliziotti feriti. Alcune centinaia di persone si sono radunate nel quartiere San Lorenzo in un presidio organizzato da collettivi autonomi e gruppi studenteschi. Era presente, tra gli altri, il noto fumettista Zerocalcare. La situazione, però, è ben presto degenerata, i manifestanti hanno dapprima lanciato bombe carte e fumogeni contro il supermercato In’s del quartiere e poi altre bombe carta e fumogeni contro le camionette della polizia. A quel punto le forze dell’ordine hanno reagito con una carica, decisa – si è appreso in seguito – direttamente dal questore Roberto Massucci per tutelare l’incolumità degli agenti.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato che le aggressioni alle forze dell’ordine “devono essere condannate da tutti, senza indecisioni o speciosi distinguo” aggiungendo che il diritto a manifestare non “può mai essere usato come scusa per atti di violenza, intimidazione o per sfidare l’autorità dello Stato”. “Chi si macchia di queste azioni vergognose, a partire da quelle poste in essere nelle ultime occasioni – ha annunciato- sarà perseguito con la massima determinazione”.
Anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha espresso “solidarietà agli agenti” e definito “inaccettabile” la loro aggressione.
Momenti di tensione nella serata di ieri (11 gennaio) anche al presidio bolognese per Ramy, dove sono partiti lancia di oggetti nei confronti del cordone di polizia schierato con l’esplosione di alcuni petardi. In un paio di occasioni le forze dell’ordine sono entrate in contatto con gli studenti per respingerli.
Situazione diversa a Milano, dove la manifestazione è partita da piazza San Babila. All’angolo tra Corso Monforte e via San Damiano, gli attivisti hanno rovesciato della vernice rossa sull’asfalto per simulare il sangue e acceso alcuni fumogeni, esponendo poi uno striscione con scritto “Ramy ucciso, razzismo di Stato”. Un secondo flashmob è stato fatto poi in viale Tunisia, dove alcuni attivisti hanno realizzato con la vernice la scritta “Ramy vive” su un muro. In un’altra occasione, in via Settembrini, hanno scritto “Non è sicurezza, è profilassi razziale e uccide”.
Tra i partecipanti anche la fidanzata di Ramy, presente anche alla protesta di giovedì scorso partita da piazza XXIV Maggio e organizzata da alcuni collettivi della città; alla fine della manifestazione aveva preso la parola dicendo che “Ramy non meritava quella fine” e Fares, il 22enne che guidava lo scooter, sopravvissuto allo schianto e come detto accusato di omicidio stradale in concorso con un carabiniere, “non merita di stare a casa piangere il suo amico”. Foto di repertorio
Tor San Lorenzo, 40enne trovato morto dopo una lite il giorno di Natale. Autopsia per…
Tragedia a Roccaraso: morto Luca Palmegiani, giovane militante di Forza Italia di Latina. Il ragazzo…
L'evento di Forza Italia in corso a Roccaraso, dove era presente anche il ministro degli…
Archiviata l'ultima stagione delle rispettive nazionali, è tempo di pensare alla nuova stagione che si…
Da tempo i fan erano molto preoccupati per Tiziano Ferro, cantante italiano che vive da…
Dopo quelli registrati nelle ore e nei giorni scorsi, uno scontro tra furgoni ha provocato…