Pubblicato il 5 Ottobre 2024
“Vuole fare da esempio, ma non capisce che per prima cosa occorre seguire le regole, che valgono per tutti. È stato spiacevole e inadeguato: non si può avere una reazione del genere per una multa lecita, da neanche 400 euro, soprattutto se si vuole fare da modello. Qualsiasi sia la tua attività, se si trova a Roma, cioè in una delle aree più prestigiose del mondo, non è l’attività che dà lustro a via Veneto, semmai il contrario”. Non le manda a dire. Il presidente alle attività produttive di Roma Capitale, Andrea Alemanni, replica deciso a Flavio Briatore.
“I fiori sono il simbolo del mio locale. Ma capisco che a Roma preferiscano la spazzatura”, era stato l’attacco all’amministrazione comunale dopo la multa che il Crazy Pizza in via Veneto ha ricevuto per le decorazioni floreali fatte realizzare sul muro.
“Non so come abbiate fatto a votarli. Sono odiatori sociali. Dovreste mandarli via a calci nel sedere perché è gente che non serva a nulla. A Roma vanno bene le bancarelle abusive, la camorra, la mafia, la spazzatura. Ma non vanno bene i miei fiori”, aveva aggiunto col tono aggressivo che è diventato il marchio di fabbrica di Briatore.
Che torna alla carica con un’iniziativa che sa tanto di provocazione: “Offriremo una degustazione e un fiore a tutti”.
L’appuntamento è per domani.
I clienti, oltre alla degustazione di pizza, riceveranno uno dei fiori che hanno fatto scattare la multa e che, quindi, devono comunque essere rimossi.
“Sono abusive, perché non conformi alle prescrizioni sugli edifici storici come quelli che si trovano in via Veneto”, hanno spiegato dal Municipio.