Pubblicato il 7 Ottobre 2023
Finalmente si è compreso il motivo per cui gli autobus nella città di Roma faticano costantemente a rispettare gli orari programmati: non si tratta di ritardi, ma sembrano viaggiare nel tempo. Direi che è impossibile arrivare puntuali se l’ultimo aggiornamento dei dati risale al primo gennaio 1970.
In effetti, è proprio a quell’era che pare sia ancorato il tabellone della fermata dell’autobus di Bocca della Verità, come evidenziato da un’immagine del display che è spopolata sul web, condivisa dal profilo “Fenomenologia Urbana”. Per raggiungere la propria destinazione, il viaggiatore avrebbe dovuto optare per qualcosa di più che un semplice autobus; avrebbe dovuto prendere la DeLorean di “Ritorno al Futuro” e fare un salto temporale indietro di oltre 50 anni.
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Non è certo la prima volta in cui un viaggio con l’ATAC si trasforma in un’esperienza fuori dal comune. Nel giugno scorso, nel pieno del 2023, un utente del trasporto pubblico ha ricevuto uno strano timbro di validità dall’obliteratrice: il biglietto dell’ATAC scadeva alle 6:17 del 10 febbraio 1992, ben trentuno anni prima. Un episodio simile era accaduto anche un anno fa a un’altra ragazza che, timbrando un biglietto sul tram 8, si era ritrovata con una scadenza fissata al 10 gennaio 1992.