“Roma avrà il suo primo ospedale veterinario pubblico”

“Roma avrà il suo primo ospedale veterinario pubblico”.

L’annuncio è arrivato dal sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, che ha così confermato un progetto annunciato a inizio 2022.

“La Giunta capitolina ha avviato il percorso che porterà alla completa riqualificazione e all’ampliamento del canile comunale di Muratella, e alla realizzazione di una struttura unica in Italia che consentirà l’accesso gratuito ai servizi di cura per gli animali”, ha spiegato Gualtieri.

L’investimento previsto è di 3,5 milioni di euro, e i lavori dovrebbero essere affidati a breve, visto che è arrivato l’atteso via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica.

La proposta è arrivata dall’assessora comunale all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, che aveva disposto lo stanziamento di 135.000 euro per progettare l’ospedale e la ristrutturazione del canile di Muratella, il più grande della città, più volte al centro di polemiche per la gestione dei cani che vi sono ospitati e l’assistenza veterinaria erogata.

Uno scenario che potrebbe cambiare radicalmente nel momento in cui venisse realizzato l’ospedale veterinario pubblico.

“È un impegno importante che avevamo preso con la città e che oggi comincia a concretizzarsi”, ha detto ancora Gualtieri, ricordando che il nuovo ospedale occuperà spazi attualmente non utilizzati e prevedrà, tra le altre cose, un pronto soccorso attivo 24 ore su 24, una dotazione di strumenti all’avanguardia, laboratori di diagnostica e analisi, sala gessi, due sale operatorie, un locale per la degenza post-chirurgica e per la terapia intensiva.

È prevista, inoltre, un’area da utilizzare in caso di necessario isolamento di cani con malattie trasmissibili.

“Grazie all’assessora Alfonsi per l’impegno che ha portato alla realizzazione di questo progetto, frutto di un confronto e di un percorso condiviso con la rete delle associazioni di volontariato – ha concluso Gualtieri – Un importante tassello per la tutela del benessere dei nostri amici a quattro zampe”.