Pubblicato il 12 Ottobre 2021
Ieri pomeriggio, l’uomo, riconosciuto nei social per un video diventato virale si è consegnato alle autorità dichiarandosi colpevole di aver picchiato un manifestante con calci e pugni
Il protagonista della vicenda è un poliziotto in borghese che si era mischiato tra i manifestanti “No Green pass” sabato nel centro di Roma, ripreso poi in un video divenuto virale sui social mentre prendeva a calci e pugni un altro manifestante.
Messo alla gogna mediatica già sui social, l’uomo si è volontariamente presentato in questura dove ha ammesso le sue colpe, il reato contestato ora è quello di percosse.
Nel video in questione però, il poliziotto incriminato si vociferava essere il dirigente del commissariato di polizia di Prati, in realtà estraneo ai fatti. Sui canali telegram però, gli insulti verso il dirigente erano ormai fuori controllo, così è stato denunciato anche l’autore del post originario.
Tante le conseguenze della guerriglia urbana scoppiata dai distaccamenti del corteo organizzato di sabato: 12 gli arresti in totale, e l’antiterrorismo e la procura di Roma vogliono vederci ancora più chiaro. Motivo per cui andranno maggiormente a fondo, setacciando altre riprese video sia amatoriali sia autorizzate.
Intanto sono scattate le manette per Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova e altri esponenti come Roberto Fiore e Luigi Aronica, uno dei fondatori dei primi nuclei Armati Rivoluzionari, coinvolto in diverse vicende giudiziarie.
Nel mentre il partito democratico ha depositato al senato la mozione per sciogliere Forza Nuova e ogni partito politico che si richiami al fascismo, ottenendo il deciso si del movimento cinque stelle e il no dell’intero arco del centro destra.