Pubblicato il 7 Gennaio 2025
Avrebbe obbligato la vittima a consegnargli lo smartphone sbloccato per poterlo successivamente resettare alle impostazioni di fabbrica, ma non aveva considerato l’evoluzione avanzata dei sistemi cloud. Un tunisino di 19 anni è stato così arrestato dai carabinieri di Roma, a seguito delle denunce delle vittime. Grazie a un’indagine complessa e ben articolata, i militari sono riusciti a identificare il sospettato attraverso un selfie che il giovane aveva scattato con uno dei telefoni rubati, e che era stato automaticamente caricato su un servizio cloud, rendendo possibile la sua individuazione a distanza.
In un altro episodio, avvenuto la stessa sera secondo le indagini, avrebbe minacciato un’altra persona dicendo: “Se ti comporti bene, non ti succederà nulla, dacci soldi e sigarette”. Raccogliendo prove significative contro il 19enne, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il giovane.