Pubblicato il 2 Ottobre 2024
“Ho chiesto nomi, cognomi, indirizzi e codici fiscali di quelli che non hanno fatto il loro lavoro. Quando ci sarà questa conclusione lo saprete”. Così Matteo Salvini.
“Ci stanno lavorando gli ingegneri. Non è possibile investire miliardi di euro per comprare nuove carrozze, nuovi treni pendolari, intercity, tav e tutto il resto e poi se uno alle tre di notte a Roma pianta un chiodo nel posto sbagliato tu rovini la giornata di lavoro a migliaia di persone”, stigmatizza il ministro dei Trasporti, che rivela, così afferma, anche cosa abbia causato il caos nella Stazione Termini.
Stamattina la stazione nevralgica capitolina improvvisamente è andata in tilt. Tabelloni spenti, treni bloccati e, quindi, turisti, pendolari, viaggiatori costretti a sopportare infiniti ritardi.
“Mentre migliaia di persone aspettano un treno Salvini pensa alla festa dei nonni”, attacca sui social Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera, pubblicando un video che documenta la bolgia provocata dai disservizi.
“Dovevano chiudere i porti, invece hanno chiuso le stazioni. Questa è la situazione a Roma a un mese dall’inizio del Giubileo: È pieno di persone con la valigia in mano che hanno più di 250 minuti di ritardo, una vergogna. Tutto questo dopo un’estate dove in Italia non ha funzionato nulla dal punto di vista dei trasporti”, continua.
“Abbiamo avuto un Paese completamente fermo. E Salvini che fa? Fa un post social sulla festa dei nonni. Ma qui c’è gente che invecchierà ad aspettare di ripartire. Sei il peggiore ministro della storia dei trasporti”, conclude.