Pubblicato il 27 Dicembre 2023
Prosegue la strage degli autovelox in Polesine, una zona del Veneto dove negli ultimi 7 mesi ne sono stati tagliati ben 7. Nell’area tutti i dispositivi per la rilevazione della velocità elettronica sono stati abbattuti, probabilmente con un flessibile, e le forze dell’ordine non sono riuscite a fermare l’autore di questi gesti, già ribattezzato Segavelox.
L’ultimo assalto all’autovelox a Taglio di Po
Segavelox non si è preso una pausa neanche nella notte di Natale e ha colpito ben 2 volte: ha reciso l’autovelox lungo la provinciale a Taglio di Po e un altro lungo la regionale 495, all’incrocio con via Garzana a Corbola. Entrambi gli autovelox, che hanno avuto vita molto breve, sono stati segati alla base come tutti gli altri della zona.
Il dispositivo sulla provinciale 46 a Taglio di Po era già stata attaccato nella notte tra il 5 e il 6 agosto. Una o più persone, forse con l’ausilio di una smerigliatrice portatile, hanno tagliato il palo di supporto dell’autovelox, facendolo crollare a terra. Con ogni probabilità l’autore di entrambi i gesti è lo stesso, poiché il “modus operandi” è uguale in tutto e per tutto. Nella precedente occasione il dispositivo fu sistemato a settembre e ad ottobre era già funzionante.
Gli assalti in Polesine negli ultimi 7 mesi
In Polesine la strage di autovelox va avanti da mesi: il dispositivo di Giacciano fu vandalizzato a maggio e novembre; quello di Mazzorno Destro fu abbattuto ad agosto e poi a dicembre; un altro assalto si è registrato a Bosaro lo scorso luglio, mentre a Corbola ce n’è stato un altro ancora nella notte di Natale.
In questo periodo il vandalo, o i vandali, si muovono coperti dalla nebbia e le indagini delle autorità per ora non hanno portato a nessun risultato. A questo punto o si tratta di persone esperte che sanno come agire senza lasciare tracce, o forse i sistemi di videosorveglianza a tutela degli autovelox sono insufficienti.