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Rovigo

Rovigo, “Fleximan” colpisce ancora: abbattuto l’ottavo autovelox con il flessibile

Pubblicato il 4 Gennaio 2024

Sui social lo chiamano “Fleximan”, quasi fosse un supereroe: armato di flessibile, di notte taglia i pali di sostegno degli autovelox nel Polesine, in Veneto.

Con l’apparecchio abbattuto nelle scorse ore a Rosolina (Rovigo), sulla Romea, la Statale 309, al chilometro 71,760, in direzione Sud, il “serial killer” dei rilevatori è arrivato a quota otto. Che si tratti di un solo individuo o di una banda, la dinamica del reato è sempre la stessa e lascia intatti i cavi dello strumento, probabilmente per agire molto in fretta.

In passato, Fleximan ha colpito nella notte fra il 18 e 19 maggio 2023, a Bosaro, al chilometro 51 della Statale 16, che era entrato in funzione il 20 marzo. Il secondo colpo il 29 maggio, ai danni del velox sulla Regionale 482 Altopolesana (ex Statale Ostigliese), a Baruchella, che multava dal 12 aprile.

Quindi, il 19 luglio, nuovo accanimento a Bosaro, sul dispositivo appena rimesso in sesto. Il 6 agosto è stata la volta della Provinciale 46 a Mazzorno Destro, a Taglio di Po; il 2 novembre è toccato ancora all’occhio elettronico di Baruchella, dopo che l’amministrazione l’aveva ripristinato.

Il sesto e il settimo episodio si sono verificati proprio la notte di Natale, quando Fleximan ha preso di mira il velox di Taglio di Po (come gesto di sfida a chi l’aveva rimesso in funzione) e a Garzara (Corbola) sulla Regionale 495, ex Statale di Codigoro.

Sempre in Veneto, sulla regionale 307 del Santo, a Cadoneghe (Padova), un autovelox capace di sanzionare addirittura 24 mila automobilisti in un mese è stato fatto esplodere: un caso particolare, tanto che le 60 mila multe del rilevatore sono state tutte annullate.

Prim’ancora, a Torri del Benaco (Verona), una telecamera era stata danneggiata da un pensionato (con biglie d’acciaio lanciate grazie a una fionda), irritato per essersi visto appioppare due verbali. Questa sorta di “ribellione” contro gli autovelox (illecita, lo ricordiamo) riguarda comunque tutta l’Italia: nel 2023, a Firenze, un rilevatore è diventato il bersaglio di un’arma da fuoco, mentre a Cosenza un apparecchio è stato distrutto con una mazza da baseball.