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Rozzano, fermato 19enne per l’omicidio di Manuel Mastrapasqua: “Volevo rubargli le cuffie”

Pubblicato il 13 Ottobre 2024

Daniele R., 19 anni, si è costituito ad Alessandria dopo un controllo casuale della Polfer in stazione. La notizia è stata diffusa dal Corriere della Sera.

“Volevo scappare in Francia”, avrebbe detto Daniele; gli inquirenti hanno trovato la refurtiva in un cestino. Mentre proseguono le indagini alla ricerca di eventuali complici, il Corriere racconta che il padre del presunto omicida ha incrociato il figlio tornando a casa, dopo l’omicidio.

La confessione

“Ho un peso addosso. Ho fatto una cazz… a Rozzanoho ucciso una persona“. E’ questo che avrebbe detto avrebbe confessato agli agenti della Polfer Stazione di Alessandria, che lo avevano fermato per un normale controllo intorno alle 12.20 di sabato mattina. 

Daniele R., 19 anni, è appena stato controllato dagli agenti della Polfer: gli agenti gli chiedono i documenti, inseriscono i dati nel terminale, glieli restituiscono, poi lui fa pochi passi, torna e confessa tutto.

Ripeterà il terribile racconto anche dopo poche ore a Milano alla pm Letizia Mocciaro e ai carabinieri del Nucleo investigativo. 

È lui il reo confesso dell’omicidio di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso a Rozzano venerdì notte per una rapina da 15 euro“L’ho fatto per rubargli le cuffie” avrebbe detto Daniele, proprio quelle cuffie che i carabinieri ritroveranno ieri pomeriggio in un cestino della spazzatura a cinque minuti da viale Romagna, dove il 31enne è stato colpito a morte. Cuffie in vendita per 15 euro on line!

Secondo gli inquirenti – scrive il Corriere – il 19enne ha aggredito Manuel con un coltello. “Dammi qualcosa”, poi gli ha strappato le cuffie. Mastrapasqua avrebbe reagito e le riprende. “Ha reagito e l’ho colpito”. Il coltello compare già in un frame di una telecamera che riprende il 19enne lungo il tragitto dopo l’uscita da casa: si vede il riflesso della lama e la mano che lo infila alla cintola della tuta.

Il corpo del povero Manuel verrà ritrovato alle 2.58 da una pattuglia dei carabinieri di Rozzano di ronda notturna.

Dai filmati delle telecamere si vedono altre persone che secondo gli inquirenti avrebbero assistito all’aggressione, ma nessuno s’è fatto avanti in queste ore. Forse sono pusher della zona. Ma l’attenzione dei carabinieri si concentra su quel ragazzo in tuta e cappellino. Il giovane ripreso dalle telecamere non ha un nome ma è solo questione di ore.

Dopo il delitto torna a casa, dorme e poi confessa ai genitori. Sentiti dai carabinieri sostengono però di “non avergli creduto”. Il padre lo ha anche incrociato al suo rientro a casa la notte dell’omicidio. 

Sarebbe stato proprio il padre ad accompagnarlo di mattina alla stazione di Pieve Emanuele. Daniele ha preso il treno per Alessandria: “Volevo scappare in Francia“. Immagine di repertorio