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Rozzano

Rozzano, ragazza violentata nel parco: “Stupratore preso grazie anche alla diffusione della notizia”

Pubblicato il 11 Agosto 2023

Un uomo di 37 anni, originario dello Sri Lanka, è stato fermato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 25 anni.

Il crimine è avvenuto sabato scorso, alle 7 del mattino, all’interno del “Parco 2 di Rozzano.

La ragazza è stata soccorsa da un runner che ha sentito le sue urla e ha messo in fuga l’aggressore. Le indagini sono state svolte dai carabinieri e coordinate dalla procura di Milano.

La giovane donna stava attraversando il parco per raggiungere il posto di lavoro. 

All’improvviso “è stata bloccata, scaraventata a terra e palpeggiata da un uomo, allontanatosi solo a seguito dell’intervento di alcuni passanti”. Le indagini sono partite dall’analisi dei filmati delle telecamere e dalla descrizione della vittima, che ha riconosciuto l’aggressore tra i fotosegnalati, anche grazie a un vistoso tatuaggio.

A casa dell’uomo i militari hanno trovato gli abiti verosimilmente indossati durante la violenza. Il fermato è stato portato nel carcere di San Vittore in attesa dell’udienza di convalida.

“La diffusione della notizia appare necessaria per aumentare lo stato di sicurezza, che operazioni così tempestive ed efficaci da parte delle forze dell’ordine, provocano nella popolazione ed in particolare nei frequentatori delle aree verdi del milanese”, si legge nella nota della procura firmata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano.

Giovedì il padre della ragazza aveva affidato ai social le prime parole dopo aver appreso la notizia: “Lo hanno preso – scrive l’uomo su Facebook – Il primo passo è stato fatto. Adesso aspettiamo comunicazioni sul proseguimento delle indagini sperando che sia applicata una giusta pena”.

Poi il grazie ai carabinieri che hanno condotto le indagini. 

“Ringrazio i carabinieri per il lavoro svolto e tutte le persone che ci hanno supportato facendo girare la notizia. È anche grazie a voi, alla vostra attenzione che si è arrivati a questo. L’unione delle persone – ha concluso il padre della vittima – la condivisone della notizia… anche questo è stato d’aiuto”.