Pubblicato il 26 Agosto 2024
Due ragazzi di 18 e 19 anni a Piscinola, quartiere a nord di Napoli, hanno rapinato due coetanei sottraendo loro lo scooter e hanno poi chiesto il cosiddetto “cavallo di ritorno”. La storia è finita molto male per i due rapinatori, ma anche per le vittime poiché si è scoperto che lo scooter era già rubato. L’unico a sorridere alla fine è stato il reale proprietario dello scooter rubato, che è riuscito a recuperare.
La rapina dello scooter
La notte di venerdì 23 agosto in via Janfolla i due rapinatori hanno aggredito due fratelli che viaggiavano su un scooter, colpendoli con un manganello telescopico. Hanno poi sottratto ai due fratelli anche un cellulare che hanno usato per contattate l’altro fratello tramite un’app di messaggistica istantanea, chiedendo come “cavallo di ritorno” una somma molto elevata per restituire il telefonino e lo scooter.
I due fratelli rapinati hanno chiamato la Sala Operativa, che ha allertato gli agenti del Commissariato di Scampia impegnati in un servizio di controllo sul territorio. I poliziotti hanno raggiunto i due fratelli derubati e hanno raccolto la loro deposizione.
Lo scambio
Le vittime hanno dunque concordato con i rapinatori il luogo dello scambio, cioè il parcheggio della metropolitana di Piscinola. Al posto delle vittime si sono però presentati i poliziotti, che hanno bloccato i presunti responsabili ritrovati con il cellulare rubato e un mazzo di chiavi, molto probabilmente quello dello scooter rubato.
Alla fine gli agenti sono riusciti a recuperare lo scooter, che stavano per restituire ai fratelli derubati. Qui però c’è stato il clamoroso colpo di scena: si è scoperto che il motorino, oggetto della rapina, a sua volta era stato precedentemente rubato. Alla fine i rapinatori sono stati arrestati con l’accusa di rapina e di tentata estorsione, mentre le vittime della rapina sono state denunciate per ricettazione. Alla fine lo scooter è stato restituito al legittimo proprietario, l’unico a sorridere dopo questo intricato rompicapo criminale.