La rubrica di NapulegnArt questa settimana fa tappa nella casa della fotografia, un’arte che ha mille sfumature e mille interpretazioni. Ogni artista quindi ne dà una sua lettura, proprio come Teresa Capasso, l’ospite di questa nuova “puntata” della nostra rubrica.
Parlaci di te: chi sei, cosa fai, qual è la tua arte.
“Sono Teresa Capasso, un’artista napoletana. Uso principalmente la fotografia e la performance. Negli ultimi anni ho lavorato soprattutto con il ritratto e la simbologia onirica e alchemica, mantenendo la ricerca sull’aspetto introspettivo, psicologico e spirituale/rituale.
Riprendo spesso i miei progetti come fossero dei cicli che tornano anche dopo anni e su cui lavoro con nuove visioni, uno di questi ad esempio è Ritratto/Segreto iniziato nel 2018 e in mostra il 27, 28 e 29 maggio 2022 alla Piccola Galleria Resistente di Antonio Conte. Si tratta di opere che partono da scatti fotografici per diventare collage, disegni, pittura.
Inoltre dal 2017 gestisco uno spazio espositivo indipendente per l’arte contemporanea a Somma Vesuviana, la Vascio Room Gallery, dove ospitiamo mostre e residenze con lo scopo di diffondere la cultura dell’arte”.
Cosa significa per te arte?
“L’arte è per me lo scopo della vita stessa, non c’è null’altro su cui valga veramente la pena lavorare. L’Arte è l’occasione che l’essere umano ha per interrogarsi, crescere, apportare un cambiamento nel mondo o evolvere come anima.
Può sembrare ambizioso come compito eppure l’arte ha salvato me dalla mancanza di senso diffusamente percepita, e salva ogni giorno sia chi la fa che chi se ne avvicina”.
Quale messaggio esprimi con la tua arte?
“Non so in realtà se c’è un messaggio in quello che faccio, piuttosto sono certa di porre delle domande, talvolta a me stessa talvolta allo spettatore. Le risposte
sono fluide, mai perfettamente definite e forse sono interpretazioni ed ipotesi. Ci sono alcuni miei lavori la cui ispirazione è fortemente intellettuale, storica, rigorosa, come ad esempio la serie fotografica ispirata ai Sigilli del Nolano Giordano Bruno, altri lavori sono invece istinto e libero flusso creativo, urgenza di espressione”.
Dove possiamo trovarti?
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