Pubblicato il 14 Febbraio 2025
Una decina di giorni fa Sergio Mattarella tenne un discorso all’Università di Marsiglia, facendo un paragone molto forte tra le aggressioni del Terzo Reich e l’attacco della Russia all’Ucraina.
Le parole di Mattarella
In quell’occasione il presidente della Repubblica Italiana fece un salto indietro nella storia di quasi un secolo, ricordando come fenomeni di carattere autoritario, come i regimi dispotici e illiberali del fascismo e del nazismo, presero il sopravvento in alcuni paesi. Poi l’affondo più duro del suo intervento: “Anziché la cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.
La risposta rabbiosa del Cremlino
Parole dure quelle di Mattarella che hanno colto nel segno e che hanno provocato un’aspra reazione del Cremlino, affidata a Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca che ha parlato di “paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista” e di “invenzioni blasfeme”. Con una punta di veleno ha poi detto: “Strano che queste parole giungano dal presidente dell’Italia, un paese che conosce per esperienza diretta cos’è il fascismo. Soltanto, lo conosce in modo diverso dal nostro Paese” – alludendo al ruolo cruciale che la Russia ha avuto nella sconfitta del nazi-fascismo nella Seconda Guerra Mondiale. Ha infine concluso sostenendo che le parole di Mattarella rappresentano un insulto a tutti quelli che conoscono la storia e che non accettano queste inammissibili e criminali analogie.