Pubblicato il 7 Dicembre 2022
Un’altra bufera si abbatte su Ryanair, la compagnia aerea low cost irlandese che già nel mese di giugno balzò agli onori della cronaca per aver lasciato gli equipaggi senza cibo né acqua.
Questa volta a puntare il dito contro la compagnia aerea è Valeria Roberta Vetrano, disabile pugliese di nascita e milanese d’adozione, che si è vista “rimbalzare” ai gates della compagnia all’aeroporto di Orio al Serio. Aveva organizzato una vacanza a Bordeaux e doveva partire martedì sera, ma la compagnia ha rifiutato di imbarcare la sua sedia a rotelle poiché ritenuta non idonea.
Lo sfogo di Valeria contro Ryanair: “I disabili non possono volare. Vergognatevi”
La stessa Valeria, in un lungo post su Instagram in cui pubblica anche una foto davanti ai cancelli d’imbarco di Ryanair, racconta la sua disavventura: “Siamo arrivati a questo: i disabili non possono volare! Mi presento al check-in per andare a Bordeaux e godermi il ponte in compagnia della mia cara amica e del suo micione… e dopo mille viaggi in giro per il mondo, di cui tanti con questa compagnia aerea inqualificabile (ora lo posso dire) mi viene detto che la batteria della mia “Ferrari”, che ha il voltaggio ammesso, non può essere portata in volo, perché ha uno sticker con scritto e-bike… e sorpresa! Dopo tanti anni e tanti viaggi… non si vola!”.
Il suo sfogo continua e racconta di come abbia perso il volo, benché abbia provato a fornire le sue spiegazioni alla compagnia: “Volo perso, e ovviamente non posso prendere i prossimi. Il responsabile, (numero 230) non si palesa. Mi viene detto che la batteria non è originale… sostengono che avrei assemblato il mezzo (eh?!?). A questo punto presento la certificazione del costruttore. Niente da fare”.
Racconta poi dell’assurda proposta fatta dalla stessa Ryanair per consentirle di viaggiare: “Mi dicono di lasciare la parte motorizzata a terra (chiamata Stricker), se voglio partire (nota per il lettore: questi mezzi non funzionano come carrozzine manuali se si stacca la parte anteriore), insomma Ryanair ha la soluzione per tutto: lascia la carrozzina, vai a piedi! Che buona idea!!! Perché non ci ho pensato prima?!?”.
Non è la prima volta che Ryanair ha “problemi” con i portatori di handicap, infatti nel mese di maggio fu impedito di imbarcare il ventilatore polmonare ad una donna disabile che doveva discutere la tesi del dottorato.
Valeria lamenta poi la totale assenza da parte dell’assistenza disabili: “In tutto ciò l’assistenza disabili sparisce dopo dieci minuti e mi lascia appesa.
Che dire, quella che è sempre stata una bella routine, viaggiare, vedere i miei amici, è diventata un’impresa inaccessibile per me (grazie Ryanair). Quello che penso di Ryanair, e del responsabile che neanche ha voluto mostrare il suo volto, non lo posso scrivere qui. Voglio solo dire che non ha a che fare con qualità come umanità, decenza, civiltà. Ho solo una parola: vergognatevi!”.
In mattina la donna ha pubblicato un altro post, ringraziando le persone per l’empatia che hanno dimostrato: “Ieri mi hanno fatto perdere l’aereo ma oggi, vista la sensibilità e l’empatia di tanta gente, a perdere sono stati solo loro!”.