È quanto sostiene il procuratore generale di Cassazione Pietro Gaeta, nel corso di un intervento davanti alle Sezioni Unite della Suprema Corte.
Il magistrato ha chiesto di confermare la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha condannato alcuni esponenti di un movimento di estrema destra, autori del saluto fascista durante una commemorazione.
Le Sezioni Unite della Cassazione sono state chiamate ad affrontare la questione dopo che la prima sezione penale ha trasmesso, nel settembre 2023, atti al fine di sciogliere un nodo interpretativo sul saluto romano.
Il rappresentante della procura generale della Suprema Corte ha sottolineato che il caso di Acca Larentia “con 5mila persone è una cosa diversa rispetto a quattro nostalgici che si vedono davanti a una lapide di un cimitero di provincia e uno di loro alza il braccio. Bisogna distinguere la finalità commemorativa con il potenziale pericolo per l’ordine pubblico”.
“La nostra democrazia giudiziaria è forte e sa distinguere”, ha aggiunto Gaeta.
“È ovvio che il saluto fascista sia una offesa alla sensibilità individuale”, ma diventa reato “quando realizza un pericolo concreto per l’ordine pubblico. Non possiamo avere sentenze a macchia di leopardo in cui lo stesso gruppo viene assolto da un tribunale e condannato da un altro”.
È in atto una maxi-operazione della Polizia di Stato che ha portato all'arresto di 12…
L'edizione odierna de Il Mattino ha raccontato una storia davvero molto triste: un bambino di…
Ieri 3 dicembre, all'uscita di scuola, una ragazzina di 15 anni è stata investita in…
"Ha fatto bene Turetta a uccidere Cecchettin. Andrò in galera sorridendo, ma ti faccio fuori".…
"Venite, la mia compagna si è impiccata nella doccia". E' l'agghiacciante telefonata ricevuta dai carabinieri…
Prima lo offende. Poi lo aggredisce e lo picchia. E, come se già non fosse…