Ha fatto molto rumore il caso di un professore di storia e filosofia di una scuola romana nel Tuscolano, esploso dopo le dichiarazioni di una sua ex studentessa, che si sarebbe macchiato di una serie di comportamenti censurabili come il saluto romano, la simulazione di atti sessuali in classe e insulti razzisti, omofobi e xenofobi verso alcuni ragazzi.
Sull’edizione romana di Repubblica sono state pubblicate alcune delle foto che sembrerebbero “inchiodare” il docente: in una scatta un selfie con i ragazzi che fanno il saluto romano, mentre in un’altra foto simula un rapporto anale con uno studente. Lui però, sempre a Repubblica, ha voluto riferire la sua versione dei fatti provando a smontare le accuse contro di lui.
Per quando riguarda il selfie dove i ragazzi posano col braccio teso, lui ha detto di non essersene accorto e per di più lui non stava facendo il saluto romano. In effetti il professore nella foto si limita a mettersi in posa, senza far alcun tipo di saluto.
Anzi, ha sottolineato che è un convinto antifascista e che in Abruzzo è stato anche segretario dei Comunisti italiani, nonché vicesegretario del Partito Democratico. “Sono stato insultato dai fascisti che mi hanno anche sputato addosso” – ha puntualizzato il docente. Il professore ha comunque detto ai ragazzi di cancellare le foto fatte in classe, ma non lo hanno ascoltato: “Ma più che rimproverarli, cosa posso fare? Li picchio? Si tratta di ragazzi di 18 anni che il saluto romano lo fanno a scopo provocatorio” – ha osservato.
In un altro video il prof chiude un ragazzo in un cestino, ma si è difeso sostenendo che si è trattato di un semplice gesto goliardico. Ha spiegato che in classe c’è un clima sereno e disteso, aggiungendo che non si può creare un caso per una singola immagine.
Per quanto riguarda la foto in cui mima un atto sessuale con un ragazzo, ha spiegato che lo ha fatto per scherzare poiché lo studente non voleva staccarsi dalla cattedra. Insomma, anche questo gesto è stato derubricato come semplice goliardata.
Ci sarebbe poi la questione sui presunti insulti razzisti rivolti ad alcuni dei suoi studenti, anche questi puntualmente rispediti al mittente dal prof che si difende: “Forse erano i ragazzi che scherzavano tra di loro. Io sono estraneo a queste vicende, risponderò a chi di dovere”.
Ha negato di aver mai discriminato lo studente filippino, al quale avrebbe messo anche 10 perché “bravissimo e preparatissimo”. A suo modo di vedere gli ex studenti e i colleghi vogliono gettare fango su di lui, sulla scuola e sul corpo docente, riferendo che, di comune accordo con la dirigente scolastica, ha sempre trovato il modo di trovare le soluzioni ai problemi senza fare processi.
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