Salvini contestato in Polonia, il sindaco Bakun non lo riceve: “Venga con me a condannare Putin”

Leggi l'articolo completo

Prima gli mostra la maglietta con la stampa che ritrae Putin in tenuta militare. Poi gli dice “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo». Il sindaco di Wojciech Bakun ha accolto così Matteo Salvini al suo arrivo alla stazione Przemysl, a una decina di chilometri al confine con l’Ucraina.

Anche un gruppo di italiani, presenti alla scena, urlandogli “Pagliaccio, buffone, riprenditi la maglietta di Putin e tornatene a casa ” ha contestato il leader leghista, in missione con i volontari di “Ripartiamo onlus”.

Salvini, visibilmente sorpreso e contrariato, non ha raccolto la provocazione dicendo di essere lì per portare “Aiuti e la pace”.

Prima di arrivare, su Facebook aveva postato: “Al lavoro per restituire Pace, casa e sorriso a questi bimbi e a queste mamme. Che questo 8 marzo, passato insieme alle donne fra Polonia e Ucraina, sia l’ultimo 8 marzo di guerra”.

I più smaliziati però vedono nel viaggio di Salvini una mossa politica per ripulirsi l’immagine, dopo anni di sintonia con la Russia di Putin. Da più parti c’è chi lo accusa di non essere interessato ad altro che a una passerella. Fuoco amico da Forza italia: “Salvini sta andando in Polonia e probabilmente al confine ucraino. Lo trovo uno spettacolo triste, per non dire altro”, ha twittato il deputato azzurro Elio Vito prima della partenza del leader della Lega.

Non sono solo i siti italiani a rispolverare gli elogi fatti da Salvini a Putin prima della guerra fatta scoppiare in Ucraina.

Il New York Times ha scritto dei politici storici sostenitori del presidente russo e del loro attuale imbarazzo, annoverando nell’elenco Salvini. “E’ stato un impenitente fan”, scrive Jason Horowitz, ricordando di quando Salvini indossò la maglietta con il volto di Putin nella Piazza Rossa di Mosca e nel Parlamento Ue, la stessa mostrata dal sindaco polacco oggi.

“Disse che preferiva il presidente russo a quello italiano. Ha dato eco incessantemente alle richieste di Putin per la fine delle sanzioni sull’annessione della Crimea”. Dichiarazioni su cui Salvini non ha mai fatto passi indietro, neanche alla luce dell’invasione ucraina. Ha condannato sì la guerra – sottolinea Horowitz – ma senza pronunciare mai la parola Putin.  

Leggi l'articolo completo
Alessandro Sofia

Recent Posts

Affari Tuoi, Erika e Tiziana vincono 60mila euro

Madre e figlia tornano a casa con la vincita in gettoni d’oro. Corigliano. Madre e…

10 ore ago

Incendio in abitazione: signora pontina salvata dai vicini. Il cane muore soffocato

Questa mattina, un incendio è divampato in un'abitazione a Prossedi (LT), richiedendo l'intervento dei Carabinieri…

12 ore ago

Caporalato e lavoro nero: chiusa un’azienda pontina. Maxi multa per il proprietario

Nella mattinata del 16 novembre, i Carabinieri della Stazione di Pontinia hanno effettuato un'operazione mirata…

13 ore ago

L’ospite ci prova con la moglie del padrone di casa: cena tra amici finisce a bastonate

Una tranquilla cena tra amici, che doveva essere all'insegna dell'allegria e della spensieratezza, si è…

13 ore ago

Ercolano, tragica esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio: muoiono due gemelle e un 18enne al primo giorno di lavoro [VIDEO]

Una tragedia ha sconquassato il lunedì pomeriggio di Ercolano, paese di Napoli, dove c'è stata…

14 ore ago

La mappa delle postazioni mobili autovelox della stradale nel Lazio dal 18 al 24 Novembre

Nel corso della settimana compresa tra lunedì 18 e domenica 24 novembre, diverse arterie a…

14 ore ago