Saman Abbas e il matrimonio combinato, il fratello sedicenne sente qualcosa: “piccoli pezzi”

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Un velo nuziale che diventa velo sepolcrale. E’ quanto è accaduto a Saman Abbas, probabilmente uccisa dalla propria famiglia, perché non voleva sposare un uomo che non amava: un cugino che vive in Pakistan, Rukisar Akmal, di 11 anni più grande. La immaginiamo così, determinata, in pantaloni, fiera dei propri sentimenti. Da Novellara Saman è scomparsa dalla notte tra il 30 aprile e il primo maggio.

I Carabinieri per quasi due mesi hanno setacciato con droni, geoscanner e cani molecolari l’azienda agricola presso la quale lavoravano gli uomini del clan pakistano.

Fanno luce gli atti citati dal tribunale del Riesame di Bologna. Il 22 aprile, la giovane donna, 18enne pakistana avrebbe messo a verbale queste parole: “Sono disposta a tornare in comunità, non in Pakistan”. L’11 aprile la stessa fu sentita e denunciò che il padre stava trattenendo indebitamente i suoi documenti; segnalò anche le minacce trasversali al suo fidanzato, attraverso parenti in Pakistan.

Saman Abbas, il fratello in incidente probatorio: “è a Guastalla”

A verbale il fratello sedicenne, ascoltato in incidente probatorio, dice dov’è la sorella. Indica per la prima volta un luogo in cui, forse, il corpo sarebbe stato occultato. La salma potrebbe trovarsi a Guastalla, a dieci chilometri da Novellara e a tre dalle anse del Po. I familiari si sarebbero riuniti e avrebbero parlato, nel pomeriggio del 30 aprile. E’ possibile che queste persone abbiano discusso su come smembrare il cadavere, in modo che del corpo non si trovasse traccia. E’ avvenuto presso la casa dei genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaeen. Il ragazzo si avvede di quei discorsi e riesce ad ascoltare qualcosa. Una voce maschile avrebbe affermato di volerne fare “piccoli pezzi”.

Saman Abbas nelle acque del fiume, come le sue conterranee?

E’ possibile che Saman sia stata gettata nel fiume: le ricerche non sono mai state sospese. Secondo un rapporto dell’Onu agli atti dell’inchiesta, redatto con dati delle ong, i delitti d’onore, i kala kali commessi nel Punjab prevedono appunto che i corpi delle donne uccise per un mancato matrimonio siano gettati nei fiumi, oppure sotterrati in speciali cimiteri nascosti. Si tratta proprio della regione popolosa dalla quale provengono gli Abbas.

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Isabella Lopardi

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