Pubblicato il 17 Ottobre 2024
“Non so quante volte i genitori del ragazzo e i nonni avevano chiesto aiuto ai servizi sociali”. E’ la drammatica testimonianza al Corriere delle Sera di un collega della vittima dell’omicidio che ha sconvolto la comunità di Chiesanuova, frazione di San Casciano, in provincia di Firenze.
A uccidere Laura Frosecchi, 52enne titolare del forno Graziella, sarebbe stato il nipote, 22enne, Mattia Scutti.
Secondo quel che finora è stato ricostruito dai carabinieri, poco dopo le 11 è giunta una telefonata Stazione di San Casciano Val di Pesa. All’altro capo del telefono un giovane che in maniera concitata affermava di avere sparato a una sua familiare all’interno di un panificio.
I militari, che hanno capito chi fosse il giovane, si sono precipitato nel frequentato esercizio commerciale della zona, dove è stata fatta la tragica scoperta.
A terra c’era la proprietaria. Inutile l’intervento dell’equipe del 118, che ha potuto soltanto constatare il decesso.
Sono scattate subito le ricerche del nipote, che nel frattempo si era barricato nella sua abitazione. Cinturata la zona, dopo circa due di negoziazione, l’esperto dei carabinieri ha convinto Scutti a desistere dalla volontà di suicidarsi e, compiuta l’irruzione, è stato sottoposto al fermo e condotto alla caserma.
I carabinieri stanno cercando di capire come Scutti si fosse procurato la pistola dato che non risulterebbe avere alcuna arma regolarmente denunciata.
La vittima si chiama Laura Frosecchi, sposata con un uomo che conosceva da almeno 30 anni, era madre di due figli.
Originario di Livorno, Scutti ha studiato all’Alberghiero Buontalenti di Firenze. L’ultimo lavoro conosciuto in paese è quella in una fattoria che si trova nella zona di San Casciano.