Pubblicato il 10 Ottobre 2024
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania hanno inferto un altro duro colpo al fenomeno dello smercio di stupefacenti, con l’arresto per “detenzione ai fini spaccio di droga”, di un pusher 24enne di Catania, che in un appartamento nel rione San Cristoforo, aveva creato una base logistica per lo stoccaggio di cocaina e marijuana.
In particolare, hanno scoperto, che il giovane aveva preso in affitto un appartamento al piano terra di via della Concordia e che lo aveva adibito quale punto di deposito e stoccaggio della droga da spacciare.
Il momento più propizio per intervenire si è presentato dopo qualche ora di appiattamento, quando gli investigatori hanno visto l’uomo che stava per rientrare in casa. Immediatamente è scattato il blitz, infatti, i Carabinieri lo hanno, in un batter d’occhi, raggiunto e bloccato e, quindi, insieme a lui sono entrati in casa.
L’uomo, chiaramente, si è mostrato da subito preoccupato per il controllo e, in effetti, a seguito della perquisizione, i gli uomini del Nucleo Investigativo hanno trovato, ben occultati all’interno di un armadio posizionato nel cortile interno della casa, diversi involucri in plastica di colore giallo-trasparente contenenti 100 grammi di marijuana – amnesia.
Certi, però, che quel ritrovamento fosse solo una piccola parte di quello che realmente poteva detenere, i Carabinieri hanno approfondito le ricerche anche la cucina dove hanno rinvenuto il successivo quantitativo di droga.
Infatti in un pensile, gli operanti hanno recuperato diversi bustine di cellophane azzurri, contenenti un totale di 125 grammi di cocaina mentre,in una credenza, hanno rinvenuto anche 2.800 € in contanti, sicuro provento dell’attività illecita. Altrettanto importante sotto il punto di vista investigativo, il ritrovamento di un block – notes, riportante nomi ed importi relativi alla florida attività di spaccio, “all’ingrosso” effettuata dal pusher.
Tutta la droga il denaro e quant’altro rinvenuto, è stato sequestrato il pusher, invece, è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.