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ex vigile in mutande timbra il cartellino

ex vigile in mutande timbra il cartellino

Sanremo, il vigile simbolo dell’assenteismo che timbrava in mutande vince in cassazione: sarà risarcito con 130 mila euro

ex vigile in mutande timbra il cartellino

Pubblicato il 23 Luglio 2024

Secondo l’accusa Alberto Muraglia timbrava il cartellino e poi tornava a casa.

L’ex vigile di Sanremo, ripreso nel 2015 dalle telecamere mentre timbrava il cartellino in mutande, ha vinto definitivamente anche in Cassazione. I giudici hanno infatti respinto il ricorso del Comune ligure contro la sentenza della Corte di Appello civile che aveva già dichiarato «illegittimo» il suo licenziamento, come riportato dal Corriere della Sera.

Alberto Muraglia era diventato il simbolo dell’assenteismo grazie alle foto virali che lo mostravano mentre timbrava il cartellino in mutande. Accusato di truffa e di timbratura fraudolenta del cartellino, l’ex vigile di Sanremo era stato licenziato dal Comune, una decisione contro cui ha immediatamente presentato ricorso. L’ex vigile oggi ha incassato la sua vittoria definitiva ottenendo la ragione anche in Cassazione. Il Comune ha quindi dovuto dare tutti gli arretrati all’ex agente di polizia locale, circa 130mila euro. 

Il risarcimento potrebbe aumentare

Le buone notizie per Muraglia potrebbero non finire qui. Ora infatti inizia un’altra battaglia legale in merito all’ammontare del risarcimento che secondo i legali non avrebbe contemplato alcune voci, come le somme per le ferie non godute, la rivalutazione e gli interessi.

Il perché del risarcimento

Secondo l’accusa, Muraglia timbrava il cartellino in mutande per poi tornare a casa senza presentarsi al lavoro. Tuttavia, la difesa ha sempre sostenuto una tesi diversa, che è stata ora confermata dalla sentenza della Cassazione, che ha dato ragione all’ex vigile. Muraglia infatti no era solo vigile, ma anche custode di un mercato del quale aveva il compito di aprire i cancelli alle 5,30 del mattino. Solo in rarissime occasioni come da lui stesso testimoniato, andava a timbrare in slip perché in ritardo a causa della sua mansione secondaria.

Infatti, nessuno lo aveva mai visto girare senza vestiti a quell’ora del mattino, poiché l’alloggio in cui Muraglia viveva con la sua famiglia, l’ufficio e il dispositivo per timbrare si trovavano tutti nello stesso edificio.