Pubblicato il 13 Settembre 2023
Da una parte la richiesta di archiviazione del fascicolo di indagini aperto contro Netflix per diffamazione dopo la querela di Andrea e Giacomo Muccioli, dall’altra la notifica di conclusione delle indagini preliminari recapitata ai due figli di Vincenzo, fondatore della comunità di San Patrignano, e al conduttore radiofonico Red Ronnie.
Sono dunque due fronti su cui è impegnata la Procura di Rimini.
Il pm titolare dei due fascicoli è Davide Ercolani, il reato contestato è in entrambi i filoni quello di diffamazione: succede tutto nel 2021, a pochi mesi dalla messa in streaming della docu serie Netflix Sanpa, i fratelli Muccioli avevano querelato la piattaforma e i produttori contestando loro di aver “leso l’onore di Vincenzo Muccioli” e poche settimane più tardi l’ex autista di Muccioli Walter Delogu aveva contrattaccato querelando i figli del fondatore e Red Ronnie, riferisce il Corriere.
Delogu, tra i protagonisti della serie Sanpa ha accusato i fratelli di averlo diffamato a mezzo stampa in contesti diversi. In alcune interviste rilasciate dopo la pubblicazione della serie ai giornali Giacomo Muccioli aveva ricordato che l’ex autista era stato condannato per estorsione per aver chiesto e ottenuto 150 milioni di lire da Vincenzo Muccioli per evitare che l’ex autista divulgasse il contenuto di una cassetta registrata in cui Vincenzo Muccioli confessava di essere a conoscenza del delitto Maranzano, avvenuto all’interno della comunità. Il figlio Giacomo parlando ai cronisti rincarò la dose scatenando l’ira di Delogu che lo ha di fatto accusato di aver “alterato” la realtà dei fatti.
“Delogu – ha raccontato Giacomo Muccioli – aveva puntata la pistola contro mia madre, la moglie di Vincenzo”, dettaglio che non compare agli atti. Anche Red Ronnie in alcune interviste si schierò contro Delogu, accusandolo di aver puntato una pistola contro la moglie di Muccioli. Andrea Muccioli è difeso dall’avvocato Alessandro Catrani, il fratello Giacomo dal legale Giulio Basagni e Red Ronnie dall’avvocato Guido Magnisi.