Pubblicato il 4 Ottobre 2022
Su delega della Procura della Repubblica, i Carabinieri del Comando Compagnia di Catania Piazza Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica etnea, nei confronti di un pregiudicato 52enne catanese, gravemente indiziato del reato di “tentata estorsione”.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica etnea e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante da ottobre a dicembre 2021, in una fase procedimentale caratterizzata dalla non integrazione del contraddittorio con l’indagato, attraverso attività tecniche e dinamiche, avrebbe consentito di riscontrare come l’uomo avesse posto in essere una serie di richieste estorsive mediante gravi minacce e aggressioni, rafforzate da un “curriculum criminale” degno di rilievo, di cui il 52enne si sarebbe vantato, per rafforzare la propria forza intimidatrice.
A far scattare le investigazioni, la querela sporta da un residente di Sant’Agata Li Battiati, che ha raccontato della propria situazione di insolvenza nei confronti del locatario dell’immobile dove vive, da cui è scaturita l’estorsione da parte del pregiudicato catanese.
Quest’ultimo, difatti, avrebbe svolto il ruolo di intermediario a favore del padrone di casa, suo amico, per costringere la vittima a corrispondere tutti i canoni di affitto arretrati e in corso, con l’avvertimento che qualora i versamenti non fossero stati effettuati, ne sarebbero conseguite aggressioni fisiche a lui e alla famiglia.
In particolare, l’indagato avrebbe costretto il denunciante a corrispondere gli affitti direttamente sulla sua postepay, maggiorati di una percentuale che avrebbe trattenuto per sé, in considerazione dell’illecita opera di intermediazione. Nel caso poi in cui i versamenti non fossero stati corrisposti puntualmente, il 52enne avrebbe reagito compiendo ai danni del malcapitato, pedinamenti, appostamenti sotto casa e aggressioni fisiche.
L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Enna.