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Sara Scazzi

Omicidio Sara Scazzi: lo “zio Michele” ottiene sconto di pena

Pubblicato il 22 Marzo 2023

Michele Misseri, detenuto nel carcere di Lecce per la soppressione del cadavere della nipote Sara Scazzi, uccisa il 26 agosto del 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto, avrà uno sconto di pena.

Saranno decurtati 41 giorni per le condizioni della cella in cui è recluso.

E’ stata accolta dal magistrato di sorveglianza l’istanza presentata dal legale difensore Luca La Tanza, in base al decreto “svuota carceri”.

Secondo l’istanza, la cella è troppo piccola (circa tre metri quadri per detenuto mentre la Convenzione europea dei diritti dell’uomo ne prevede almeno 4) e non ci sono doccia e acqua calda.

Misseri è detenuto dal febbraio del 2017, dopo la condanna a otto anni di reclusione per soppressione di cadavere.

Si è sempre auto-accusato di aver ucciso la nipote sedicenne ma non è stato creduto.

Per il delitto sono state condannate all’ergastolo la figlia Sabrina Misseri e la moglie Cosima Serrano, cugina e zia di Sara Scazzi.

Misseri, che oggi compie 69 anni, dovrebbe uscire dal carcere fra un anno, anche grazie alla buona condotta.