Pubblicato il 15 Dicembre 2022
Nel 2012 Sara Tommasi partecipò ad un set fotografico a Buccino, in provincia di Salerno, per la realizzazione di un calendario di beneficenza organizzato dal suo ex manager, Federico De Vincenzo.
La showgirl accusò il suo ex manager e altri uomini di stupro, tra cui gli attori Fausto Zilli e Pino Igli Papali, difesi rispettivamente dall’avvocato Zennaro e dagli avvocati Maurizo Capozzo e Cappuccio, e il regista Max Bellocchio e nel pomeriggio di ieri è arrivata la sentenza.
Stupro Sara Tommasi, tutti assolti
Per tutti gli imputati la Procura avevano chiesto 5 anni e 4 mesi di reclusione, mentre il pm aveva chiesto l’assoluzione per gli imputati dall’accusa di stupro aggravato, secondo le dichiarazioni di Sara Tommasi, dal fatto di averle fatta assumere cocaina.
I giudici invece hanno deciso per l’assoluzione di tutti gli imputati, mentre un altro indagato, il produttore Giuseppe Matera, fu condannato in primo grado a 2 anni e 10 mesi con rito abbreviato.
A questo punto non resta che attendere le motivazioni che hanno spinto i giudici a non credere alla versione di Sara Tommasi, o perché non ci sono gli estremi giuridici per procedere.
Un anno dopo il fatto, nel 2013, Sara Tommasi fu protagonista di un film a luci rosse, “Confessioni private”, che fu sequestrato dalla polizia poiché il produttore fu accusato di aver drogato la starlette per costringerla a girare le scene di sesso.