Sta lottando tra la vita e la morte Giuseppe Mannoni, il giovane che a fine agosto è rimasto coinvolto in una rissa nel parcheggio di un famoso locale notturno della Costa Smeralda. “Peppe”, come lo chiamano gli amici, lo scorso 28 agosto è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Francesco di Nuoro. I medici l’hanno operato con urgenza per un bruttissimo ematoma celebrale provocato, molto probabilmente, da una caduta in terra – hanno ricostruito i carabinieri – nata da uno spintone ricevuto durante una rissa. Tra tutti il giovane è stato quello ad avere la peggio. Si parla infatti di traumi a una spalla provocati da violenti colpi ricevuti – spiegano i militari – culminati con una caduta a terra dove il 28enne avrebbe violentemente sbattuto la testa.
La corsa al pronto soccorso
Ora sarà compito dei militari ricostruire quello che è accaduto nel parcheggio esterno del locale. L’unica certezza è che quella notte Peppe è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia. Dove, però, non si è fatto visitare per far rientro nell’abitazione dei suoi genitori, a Thiesi, nel cuore della notte. La mattina dopo la mamma l’ha trovato privo di sensi nel letto della sua cameretta. Da li, in auto, la corsa all’ospedale di Ozieri dove i medici hanno subito capito le gravissime condizioni e hanno deciso l’immediato trasferimento con l’elisoccorso all’ospedale San Francesco di Nuoro. Dove tutt’ora si trova ricoverato in prognosi riservata: il suo quadro clinico è molto complicato, assicurano i medici del nosocomio nuorese.
Le indagini dei carabinieri e i post su Facebook
Quello che è accaduto lo scorso martedì nel parcheggio del locale notturno, è stato messo nero su bianco in una denuncia per lesioni personali gravissime, presentata ai carabinieri del reparto territoriale di Olbia. Stando alle prime indiscrezioni i militari avrebbero già individuato i responsabili e ci sarebbe anche già una denuncia. Notizia non confermata e nemmeno smentita dai carabinieri che hanno sentito un gruppo di ragazzi – alcuni stranieri – in vacanza in Sardegna. Gli investigatori stanno delineando i ruoli e le diverse responsabilità nella rissa nata, quasi sicuramente, per futili motivi. Nel frattempo sui social gli amici di Peppe stanno dando la carica al loro compagno di uscite: “Non mollare amico mio”, scrive Matteo. Che poi dopo poco pubblica un altro post: “Dovete pagare”, si legge nella sua pagina. “Peppe è un bravissimo ragazzo – assicura Matteo – un grande lavoratore che si è sempre fatto volere bene da tutti”. Ora saranno le indagini dei militari a stabilire che cosa sia realmente accaduto lo scorso 27 agosto a Baja Sardinia.
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