Armato di arco e frecce, sabato intorno alle 22, ha seminato il panico nel giardino pubblico “San Pio” di Sorso, prendendo di mira un gruppo di ragazzi – quasi tutti minorenni – inseguendoli e minacciandoli verbalmente in maniera molto confusa. Probabilmente in stato di alterazione fisica. Per questo un 42enne è stato arrestato dai carabinieri e, dopo tutti i controlli di rito, è stato costretto ai domiciliari. In attesa del processo che si è svolto oggi – davanti alla giudice Valentina Nuvoli – che lo ha condannato dopo il patteggiamento a una pena di 3 mesi e dieci giorni, concordata con il pubblico ministero Paola Manunza e l’avvocato difensore Mario Spanu. L’accusa era di “porto abusivo di strumento atto ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale”, si legge nelle carte. Quest’ultima accusa è stata mossa dopo che l’uomo ha avuto una reazione veemente nei confronti dei carabinieri intervenuti per mettere fine all’inseguimento.
Armato di arco e frecce
Sabato notte i residenti del quartiere vicino al parco “San Pio” sono stati svegliati da un gruppo di ragazzini che urlava, inseguiti da un uomo armato di arco con tanto di frecce. La chiamata alle forze dell’ordine è stata immediata ed i carabinieri – immediatamente – si sono fiondati nell’area verde all’angolo tra via Marconi e via Borio. I militari, sotto la supervisione del comandante Gianluca Porcheddu, si sono visti puntare l’arma contro e hanno avuto la prontezza di immobilizzare l’uomo – con l’aiuto di altri colleghi – che non voleva assolutamente gettare arco e frecce. A quel punto il 42enne è stato portato in caserma ed è stato costretto agli arresti domiciliari.
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