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Il nipote ha confessato l'omicidio dello zio.

Sardegna: arrestato il nipote 21enne dell’allevatore ucciso a Lula dopo la festa

Pubblicato il 6 Ottobre 2023

La sua “latitanza” è durata pochissimi giorni. Antonello Piras, 21 anni, di Lula, in provincia di Nuoro, ha confessato di aver ucciso lo zio: Nico Piras. L’uomo, tutt’ora ancora sotto processo, con l’accusa di aver ucciso il padre del presunto assassino. La vittima è stata freddata con diversi colpi di pistola, nella notte tra domenica e lunedì, dopo una festa conosciuta come “Cortes Apertas”. Da quel momento in poi il giovane si era reso irreperibile. Fino a quando ieri, alla presenza dei suoi legali Giovanni Angelo Colli e Francesco Mossa, il ragazzo si è costituito ai carabinieri della compagnia di Bitti, ammettendo le sue responsabilità. Dopo tutti i controlli di rito, Antonello Piras è stato accompagnato dai militari nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros, dove sarà interrogato da Ireno Satta, il magistrato che sta coordinando l’inchiesta.

Un omicidio di impeto

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dei carabinieri, durante la festa di paese Nico Piras avrebbe provocato più volte il nipote 21enne che – non avrebbe sopportato l’atteggiamento dello zio – e avrebbe reagito in modo violento, per poi sparire nel nulla. Infatti già dalle prime indagini l’attenzione dei carabinieri si era concentrata sul giovane. Anche perché tra i due i rapporti non erano proprio del tutto idilliaci. La vittima infatti era sotto processo insieme alla moglie, in Corte d’Assise d’appello a Cagliari, con la pesante accusa di aver ucciso il fratello Angelo Maria (padre del presunto assassino). L’uomo era stato assassinato, il 25 gennaio del 2015, nelle campagne di Lula, probabilmente dopo un litigio per questioni di eredità. Nico Piras era stato assolto in primo grado. Condannato in appello a 24 anni e poi la Cassazione aveva cancellato la sentenza, ordinando un nuovo processo.

Una famiglia distrutta

La storia della famiglia Piras a Lula è conosciuta da tutti. In passato infatti era stata già segnata da un altro fatto di sangue. Nel lontano 1986 era stato brutalmente assassinato il padre di Nico Piras – proprio di fronte al fratello Angela Maria – che allora aveva solo undici anni. Nel giugno di trentasette anni fa, esattamente il 3, alcuni uomini con il volto coperto avevano fatto allontanare il bambino. Per poi costringere il padre a seguirli con la sua auto. Una volta arrivati in campagna, l’avevano fatto appoggiare ad un albero ed era stato brutalmente ucciso con due colpi di pistola nella testa.