Pubblicato il 28 Novembre 2023
- Durante le perquisizioni domiciliari i carabinieri, oltre alla droga, hanno trovato anche una pistola semiautomatica.
Cinque uomini in manette e due tonnellate di inflorescenze di marijuana pronte per essere immesse nel mercato illegale della droga. Sostanze stupefacenti che – secondo i carabinieri – avrebbero potuto fruttare anche 20 milioni di euro. L’operazione messa a segno dai carabinieri della compagnia di Iglesias, in collaborazione con i colleghi delle stazioni di Siliqua e Decimomannu, ha portato all’arresto di due desulesi, due uomini originari di Villacidro e uno di Seulo. I cinque dovranno difendersi dalla pesante accusa di produzione e traffico di sostanze stupefacenti. Nel frattempo, dopo tutti i controlli di rito, gli arrestati – su disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari – sono stati portati nel carcere di Uta, in attesa di essere interrogati.
Un casale di marjuana
L’operazione messa assegno dai carabinieri è il frutto di indagini specifiche e certosine. I militari, infatti, da tempo avevano il sospetto che, all’interno di un casale dismesso nelle campagne di Decimomannu, ci fosse una vera base di produzione e vendita di sostanze stupefacenti. Per questo motivo ieri hanno deciso di passare all’azione e, all’interno del grande magazzino – sotto delle grandi tettoie di eternit circondate da muri – hanno scoperto dei grandi sacchi sintetici che contenevano almeno due tonnellate di inflorescenze di marijuana essiccate e pronte per essere vendute. All’interno del casale c’era anche un vero e proprio impianto professionale per l’essicazione dell’erba, con tanto di bocchettoni di aria calda. Oltre che un macchinario probabilmente utilizzato per separare le inflorescenze dagli steli, un altro per il confezionamento sottovuoto e dei grandi cartoni per confezionare la droga.
L’irruzione
Quando gli specialisti dei carabinieri hanno fato irruzione all’interno del casale abbandonato – dopo aver circondato tutta l’area intorno – al suo interno hanno trovato i cinque uomini arrestati intenti a confezionare la droga, dopo averla prodotta. Avevano preparato dei pacchi sottovuoto che poi venivano messi all’interno delle grandi scatole di cartone, probabilmente per poi essere trasportati e venduti. Durante le perquisizioni nelle loro abitazioni, i carabinieri hanno anche recuperato una pistola semiautomatica Bernardelli, calibro 6,35.