Pubblicato il 18 Maggio 2024
- I numeri, messi nero su bianco dall’Osservatorio antiplagio, evidenziano che la Sardegna sia al 15esimo posto in Italia tra le regioni in cui i maghi, cartomanti e veggenti siano contattati per risolvere i “problemi”.
“Abracadabra, Sim Sala Bim”: maghi, cartomanti, veggenti. Sono 165 mila i sardi che spendono 88 milioni di euro all’anno per affidarsi al potere dell’occulto. Numeri messi nero su bianco dall’Osservatorio Antiplagio – fondato anni fa da Giovanni Panunzio – che rivelano i dati allarmanti sulla Sardegna. L’isola, infatti, si piazza al quindicesimo posto per la spesa pro capite e per il numero degli operatori dell’occulto. Basta pensare che “i sardi spendono milioni di euro all’anno – assicura il fondatore – per risolvere i propri problemi familiari o di salute, ma soprattutto per chiedere soluzioni per le loro sofferenze d’amore”. Fatto curioso è che – secondo lo studio – nel 98 per cento dei casi i soldi della “prestazione” magica vengono incassati in nero, senza fattura. Alla faccia della magia.
Il report
Lo studio “Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze”, è stato presentato ieri a Torino. Ed il report parla chiaro: la spesa di ogni sardo coinvolto nell’occulto è di circa 500 euro all’anno, se tutto va bene. “Purtroppo – conferma Giovanni Panunzio – la dipendenza dall’occulto va a braccetto con altri inquietanti fenomeni. Chi è dipendente dalle pratiche magiche – assicura – dipende, per sua ammissione, anche da alcolici (31%), ludopatie (42%), pornografia online (30%) e social, che superano addirittura il 65 per cento”.