Pubblicato il 18 Luglio 2024
- Manca ancora la conferma ufficiale ma il borsone nero ritrovato a pochi passi dalla statale 125 contiene resti umani femminili con ogni probabilità appartenenti alla vittima.
Gli inquirenti ne sono certi. I resti di Francesca Deidda, la donna scomparsa da San Sperate il 10 maggio, sono stati ritrovati in un borsone nero. Fiutato dai cani molecolari vicino al ponte romano della vecchia Orientale sarda, in territorio di San Vito, proprio sul lato del Rio Piocca, ai piedi di un albero. “Al suo interno ci sarebbero evidenti resti umani compatibili con il corpo di una donna”, assicurano gli inquirenti. “Ora ci saranno le verifiche ufficiali – spiegano – non possiamo dare certezze ma con ogni probabilità si tratta della donna scomparsa”. Del delitto di Francesca Deidda è accusato il marito Igor Sollai, che oggi è stato interrogato con la pesanti accuse di omicidio e occultamento di cadavere. L’uomo – dalle prime indiscrezioni – avrebbe respinto ogni responsabilità.
Il ritrovamento
La scoperta del corpo è stata possibile grazie al fiuto di uno dei cani molecolari, arrivati in questi giorni da Bologna, che hanno seguito le precedenti tracce ritrovate dagli inquirenti, proprio a pochi passi dal luogo del ritrovamento. Il corpo sarebbe stato parzialmente occultato all’interno di un grande borsone nero, che è stato ritrovato ai piedi di un albero. Sul luogo del ritrovamento è arrivato anche il medico legale Roberto Demontis che – nei prossimi giorni – effettuerà l’autopsia che potrà far capire in che maniera la donna sia stata uccisa.