Pubblicato il 29 Ottobre 2023
Era un allenatore di calcio molto conosciuto e lo scorso venerdì stava preparando la sua squadra nel campo sportivo di “Lu Ponti”, a Castelsardo quando – improvvisamente – si è accasciato a terra ed è morto, praticamente sul colpo. Stroncato da un infarto miocardico acuto, assicurano i medici che l’hanno soccorso. Giuseppe Palmas, conosciuto meglio con il diminutivo “Diddo”, originario di Castelsardo, aveva 63 anni. Era un ex calciatore ed era molto stimato in tutto il mondo sportivo e calcistico della Sardegna. La notizia della sua morte ha destato molto stupore. Anche perché l’uomo ha sempre praticato sport ed il calcio era la sua vita. Purtroppo lo scorso venerdì, intorno alle 18 e 30, proprio alla fine dell’allenamento ha avuto un malore. Sarebbe caduto a terra privo di sensi, destando la preoccupazione dei tanti presenti che hanno chiesto il soccorso al 118. Nonostante però il tempestivo arrivo di due ambulanze, una medicalizzata, purtroppo tutti i tentativi di rianimarlo – durati parecchi minuti – si sono rivelati inutili. Il cuore di Giuseppe Palmas non ha retto e l’uomo non si è mai risvegliato. Per questo motivo il personale medico non ha potuto altro che constatare la sua morte. L’abitazione dell’uomo, residente a Lu Bagnu, è stata presa d’assalto dai tanti conoscenti che in qualche maniera hanno cercato di dare conforto alla moglie Chiara e ai figli Antonio, Gaia e Paola.
Una vita dedicata al calcio
Giuseppe Palmas viveva per il calcio. Il ricordo di Antonello Palmas, ex presidente del Castelsardo, è stato toccante: “Diddo era un grande uomo ma soprattutto un grandissimo amico – ha assicurato – è stato un calciatore di grande valore, un centrocampista che può essere definito uno degli artefici della promozione del Castelsardo in serie D, nel campionato 1991/92. Diddo era un trascinatore – continua l’ex presidente – era sempre disponibile ad aiutare i compagni ed aveva sempre la battuta pronta. La sua morte ha sconvolto tutti, una grande perdita per tutta la nostra comunità”. Anche Antonello Capula, uno degli storici capitani della storia del Castelsardo ancora non si è capacitato della sua morte: “Non riesco ancora a crederci – assicura l’uomo – sono senza parole, il dolore mi assale. Eravamo molto legati io e Diddo – ricorda – poco tempo fa, insieme ad altri ex giocatori avevamo fatto una vacanza insieme, ricordi indimenticabili. Abbiamo passato giornate bellissime e proprio in quella situazione lo voglio ricordare. Mancheranno i suoi messaggi nel nostro gruppo di Whatsapp, lui era sempre presente con la sua allegria e spensieratezza”.