Sul corpo di Pietro Cabras, l’agente forestale di 28 anni originario di Oristano, morto ieri all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove era stato ricoverato dopo che si era sentito male mentre domava le fiamme di un incendio nelle campagne tra Palmas Arborea e Oristano, sono state ritrovate “tracce di morsi di zecche sul corpo”. Il giovane – stando alle prime indiscrezioni – avrebbe accusato improvvisamente un malore mentre era lontano dai suoi colleghi che, non vedendolo più, sono andati a cercarlo trovandolo incosciente. Immediata la richiesta di soccorsi e l’arrivo dell’elicottero della polizia, che ha portato il 28enne al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu. Le condizioni di Pietro Cabras erano già gravi e nel giro di poche ore sono peggiorate a causa di un’infezione, probabilmente causata dal morso delle zecche. Alcuni organi infatti erano totalmente compromessi. Non si sa comunque ancora con certezza la causa del suo decesso, il giovane infatti potrebbe essere morto anche per un’intossicazione dovuta ai fumi sprigionati dall’incendio. Sarà l’autopsia infatti a stabilire quali siano state le reali cause del suo decesso: le indagini sono ancora in corso.
Il cordoglio
La notizia della morte improvvisa del 28enne forestale ha fatto il giro dei social ed anche l’ex assessora regionale all’agricoltura, Valeria Satta, ha espresso il suo cordoglio: “Saluto con commozione l’agente forestale di 28 anni che ci ha lasciato per un malore – scrive la politica – a soli 28 anni mentre era impegnato nel suo importante lavoro. Mi stringo con forza – conclude – al dolore della famiglia e di tutti i suoi colleghi”.
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