Probabilmente in preda ad un raptus – la scorsa sera intorno alle 19 e 30 – ha portato via dalla casa in cui vive con la madre la borsetta della donna ed è poi scappato. Quando però si è accorto che al suo interno non c’era denaro, è tornato indietro ed ha aggredito la mamma in mezzo alla strada, in via de Carolis, nel quartiere Sole e Luna di Sassari, trascinandola sull’asfalto. Fortunatamente la scena è stata vista da un ufficiale della polizia locale – in borghese e fuori servizio – che è prontamente intervenuto per difendere la donna e bloccare il figlio violento. L’agente, infatti, dopo essersi qualificato ha arrestato il 27 enne con la pesante accusa di “rapina”, si legge nelle carte. Il giovane – dopo aver trascorso una notte in una camera di sicurezza della polizia – la scorsa mattina è comparso davanti al giudice, di fronte al quale ha ammesso le sue colpe. A quel punto il magistrato ha convalidato l’arresto e ha obbligato il 27enne agli arresti domiciliari con l’uso del braccialetto elettronico. Il processo è stato rinviato al 16 maggio. La povera donna, nonostante le ferite, non ha voluto essere soccorsa probabilmente per non aggravare la posizione del figlio.
L’appello della madre
“Mio figlio ha bisogno di essere aiutato – ha detto la donna in aula durante il processo – serve però una struttura che lo possa accogliere in maniera adeguata”. Il 27enne – fino a poco tempo fa – era entrato in una comunità di recupero di tossicodipendenti dove sembrava si stesse comportando bene. Ad ottobre però era accaduto un fattaccio: il giovane aveva infatti aggredito un operatore ed era stato allontanato. Da quel momento la sua vita era rientrata nel tunnel della droga e negli ultimi mesi erano anche ripresi i frequenti litigi con la mamma. Culminati la scorsa sera nella brutale aggressione proprio sotto casa, dove la donna stava rientrando dopo aver fatto alcune commissioni.
Dopo quelli registrati nelle ore e nei giorni scorsi, ancora una tragedia nel Salento. Un…
"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…
Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…
"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…
"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…
"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…