“Uccisa per i soldi”. Gli inquirenti ne sono convinti dopo aver messo a setaccio il computer e il telefonino di Igor Sollai, il 43 enne di San Sperate, in carcere ormai da quattro mesi con l’accusa di omicidio aggravato. Lui però ancora nega di aver ucciso la moglie, Francesca Deidda, 42 anni, con la quale da tempo i rapporti erano ostili. Sembrerebbe che lui avesse anche una relazione – da circa un anno – con un altra donna. E questo sarebbe anche uno dei motivi – secondo gli investigatori – per cui l’uomo avrebbe premeditato il delitto. Poi messo in atto con un martello mentre Francesca dormiva sul divano.
Nuovi indizi
Gli inquirenti hanno anche scoperto che i due avevano stipulato una polizza – con un premio di circa centomila euro – che il principale accusato avrebbe dovuto incassare per poi rifarsi una vita con la nuova compagna. Per questo il pubblico ministero Marcello Cocco, titolare dell’inchiesta, ha contestato all’uomo “la premeditazione – si legge nelle carte – con l’aggravante dei futili motivi e abietti. Il movente dell’uxoricidio – scrive il pm – sarebbe stato solamente economico. Finalizzato appunto non solo ad ottenere la piena proprietà della casa – conclude – ma anche il premio dell’assicurazione sulla vita (all’incirca 100mila euro) che marito e moglie avevano sottoscritto quando ancora erano in ottimi rapporti”.
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