Sassuolo: indagate tre pediatre per la morte del piccolo Gabriele Cirnigliaro

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Tre medici sono indagati per la morte di Gabriele Cirnigliaro, il bambino di 2 anni e mezzo che ha perso la vita mentre era ricoverato nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Sassuolo, in provincia di Modena.

Gli indagati sono le due pediatre dell’Ospedale di Modena e la pediatra di base.

Il pubblico ministero Paola Campilongo ha disposto l’autopsia e ha anche nominato come consulente medico legale il dottor Lorenzo Marinelli di Ferrara, al quale verrà conferito l’incarico giovedì 9 marzo presso gli Uffici della Procura di Modena. 

L’ipotesi di reato è “responsabilità colposa per morte in ambito sanitario”.

La famiglia rende noto attraverso il proprio legale di fiducia Roberta D’Aquino che ha già nominato il dottor Corrado Mirco Farioli, medico legale di Reggio-Emilia, come perito di parte, e quest’ultimo sarà presente al conferimento dell’incarico e prenderà parte a tutti gli accertamenti tecnici “non ripetibili”. 

Il piccolo Gabriele Cirnigliaro inizia a non sentirsi bene il 28 febbraio scorso, mentre si trova nella sua casa a Sassuolo. Dopo un primo consulto telefonico con la pediatra, la madre ricontatta di nuovo il medico curante evidenziando la febbre, il vomito e le difficoltà respiratorie. La pediatra, dopo aver visitato il piccolo Gabriele, invita i genitori a portarlo al Pronto soccorso per i gravi episodi di dispnea.

Il bambino accede in ospedale a Sassuolo, qui gli viene rilevata una febbre di 39,7 ed è trasferito al reparto di Pediatria. Dopo essere stato sottoposto ad alcuni esami clinici ed essere stato messo sotto ossigeno, il piccolo mostra segni di ripresa, tant’è che quella sera ha cenato con del purè e bevuto del latte.

Nel cuore della notte il suo stato di salute subisce un tracollo a seguito di una grave difficoltà di respirazione. Il cuore del piccolo Gabriele si ferma e i sanitari praticano a lungo le manovre di rianimazione. Tuttavia il medico non può far altro che constatarne il decesso. 

Due giorni dopo, il 2 marzo, i genitori accompagnati dal loro legale di fiducia Roberta D’Aquino, del foro di Catania, hanno sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Sassuolo. Nel frattempo, sottolinea l’avvocato D’Aquino, prosegue la raccolta fondi sulla piattaforma crowdfunding GoFoundMe “Un palloncino per Gabriele” dov’è possibile fare una donazione per aiutare e sostenere la famiglia del piccolo Gabriele.

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Redazione Nazionale

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