Con l’avvicinarsi della bella stagione l’Italia viene invasa da turisti, non tutti però dotati di senso civico e di civiltà. Divenne famosa la “firma” di un turista britannico che vandalizzò un muro del Colosseo incidendo le sue iniziali e quelle della fidanzata, con tanto di data. Un gesto gravissimo, di cui lui si scusò spiegando incredibilmente di non sapere che si trattava di un monumento così importante. Per un assurdo scherzo del destino, pochi giorni dopo successe una cosa simile: una 17enne svizzera incise le sue iniziali su un muro del Colosseo, ripetendo lo stesso sconsiderato e incivile gesto dell’altro giovane.
Purtroppo di vandalizzazioni di patrimoni e monumenti italiani da parte di turisti incivili ce ne sono tanti e, nonostante tutte le raccomandazioni, episodi del genere continuano a ripetersi. L’ultimo grave episodio si è verificato agli scavi archeologici di Ercolano, dove l'”eroe” questa volta è un turista olandese.
Come comunicato dai carabinieri un turista olandese ha “firmato” le pareti di una domus romana nel Parco archeologico di Ercolano. I fatti si sono verificati ieri sera e l’episodio è stato segnalato prima al personale di vigilanza e poi ai carabinieri.
Si tratta di un 27enne olandese in vacanza in Campania, che ha voluto lasciare un segno del suo passaggio vergando con un pennarello gli antichi stucchi di una dimora che ha resistito alla furia del Vesuvio, ma non all’inciviltà. Tra l’altro la firma è stata realizzata con un marker nero, quindi indelebile e impossibile da cancellare. L’uomo è stato immediatamente identificato e denunciato per danneggiamento e imbrattamento di opere artistiche.
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