Le attività di contrasto allo sfruttamento del lavoro agricolo e alla tutela dei diritti dei lavoratori proseguono senza sosta. Recentemente, i finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno scoperto numerose irregolarità in due aziende ortofrutticole della piana di Fondi.
Le indagini, condotte dalla Compagnia di Fondi, hanno rivelato che una cooperativa agricola gestita da imprenditori locali impiegava tre lavoratori completamente in nero. Inoltre, in un’azienda di ortaggi gestita da cittadini indiani, sono stati rinvenuti fitofarmaci illegali, alcuni dei quali estremamente pericolosi e revocati dal Ministero della Salute.
Le operazioni sono state avviate grazie a un’attività info-investigativa mirata, supportata da rilevamenti e osservazioni sul campo. Questo ha permesso di identificare rischi significativi associati alle aziende in questione. L’uso di manodopera in nero, oltre a sfruttare i lavoratori, garantisce una riduzione illegale dei costi operativi, danneggiando l’erario e permettendo una competizione sleale con le imprese oneste.
All’interno dell’azienda di ortaggi, le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 600 litri di fitofarmaci illegali non autorizzati. Il titolare, privo delle necessarie autorizzazioni, è stato colto in flagranza mentre preparava una miscela di fitofarmaci, destinata alle colture prima della raccolta. Questa miscela, come accertato dai tecnici dell’ASL di Fondi, avrebbe aumentato artificialmente il volume e la lucentezza degli ortaggi, rendendoli più appetibili sul mercato, ma potenzialmente dannosi per i consumatori.
L’uso incontrollato di fitofarmaci illegali espone i lavoratori a gravi rischi di intossicazione e può introdurre residui tossici nella catena alimentare, con conseguenze dannose per l’ambiente e i consumatori. Il titolare dell’azienda, per acquistare illegalmente i fitofarmaci, si è avvalso della collaborazione di due connazionali muniti di patentino, bypassando così i controlli obbligatori dei rivenditori.
Sono stati sequestrati i fitofarmaci trovati in azienda e la miscela preparata. L’intervento rientra in una strategia più ampia di contrasto al lavoro nero e alle forme di sfruttamento della manodopera, volte a proteggere i diritti dei lavoratori e garantire una leale competizione tra le imprese.
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