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Schio: “Sono un carabiniere, servono oggetti di valore per rilasciare suo figlio”

Pubblicato il 11 Novembre 2022

“Sono un carabiniere. Suo figlio è in stato di fermo perché coinvolto in un incidente stradale. Per farlo rilasciare occorre mettere a disposizione degli oggetti di valore”.

E’ la telefonata ricevuta nella tarda mattinata di ieri da una anziana signora di Schio.

Una voce sconosciuta si spacciava per un militare dell’Arma.

Ma l’anziana non si è fatta abbindolare.

Grazie anche alle campagne informative dell’Arma sulle truffe a danno di anziani, ha contattato subito un famigliare che, a sua volta, si è rivolto al 112.

Il tentativo di truffa è stato poi denunciato alla stazione carabinieri del Comune in provincia di Vicenza.

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L’anziana soccorsa dai veri carabinieri

“L’invito dell’Arma è di prestar sempre la massima attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo denaro per essere rimesso in libertà a seguito di fermo delle forze dell’ordine”,

si legge in una nota dei carabinieri.

Nel sistema giudiziario italiano per essere rimessi in libertà non si paga, occorre un provvedimento del giudice.

La migliore reazione, quindi, è non far entrare in casa gli sconosciuti e chiamare immediatamente il numero di emergenza 112.