Un gruppo numeroso di autisti della Gls, corriere espresso, ha scelto di scioperare ieri per denunciare condizioni di lavoro inique. I lavoratori, impiegati nel settore della logistica, lamentano di essere sottopagati e di avere contratti pensati per addetti alle pulizie, nonostante il loro ruolo di driver. La manifestazione, organizzata dal sindacato Sicobas, ha visto oltre trenta autisti incrociare le braccia per l’intera giornata lavorativa.
Nelle prime ore del mattino, i lavoratori hanno presidiato l’ingresso della sede Gls di Latina Scalo, situata in via delle Industrie, senza causare disagi a coloro che non hanno aderito allo sciopero. La protesta, condotta in modo pacifico, ha comunque lanciato un segnale forte per tutto il settore della logistica. I rappresentanti sindacali hanno ottenuto la promessa di un incontro con la società che gestisce la filiale pontina, per discutere una possibile revisione dei contratti.
Gli autisti Gls sono giunti allo sciopero dopo anni di quello che definiscono un evidente sfruttamento. Con salari inferiori rispetto a quelli di altri operatori della logistica, i driver hanno garantito un elevato livello qualitativo nelle consegne, fidelizzando la clientela e contribuendo al successo dell’azienda nel territorio pontino. Tuttavia, non hanno ricevuto il trattamento economico e contrattuale che ora richiedono.
Gli autisti non sono direttamente dipendenti della Gls, ma lavorano per cooperative che collaborano con la società che gestisce la filiale di Latina. Nel corso della protesta, una delegazione di lavoratori, insieme a Leonardo Panzarino, coordinatore di Sicobas Roma, ha incontrato i vertici della cooperativa per cui sono assunti. Durante la giornata, è stata strappata la promessa di un incontro con la società committente per discutere il rinnovo e l’adeguamento dei contratti, attualmente considerati svantaggiosi per i lavoratori.
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