Pubblicato il 4 Gennaio 2023
Dopo la causa con Ilary Blasi per le borse e i gioielli scomparsi, Totti potrebbe tornare in Tribunale questa volta per guai decisamente più seri.
Come spiega La Verità alcune operazioni sospette dell’ex capitano giallorosso sono finite nel mirino dell’Antiriciclaggio, che adesso sta approfondendo maggiormente la situazione.
Le operazioni sospette e gli enormi investimenti di Totti nelle scommesse
In base ai controlli effettuati Totti avrebbe eseguito una serie di operazioni sospette, a partire da un “prestito infruttifero” di 80.000 euro inviato sul conto cointestato di una donna 50enne con l’anziana madre residente ad Anzio.
Nello stesso giorno quei soldi furono spostati su un altro conto cointestato col marito della 50enne, dipendente del ministero dell’Interno e amico dell’ex calciatore. Infine quei soldi subirono un ulteriore trasferimento e cioè sul conto del marito della 50enne.
Inoltre è stato scoperto che la donna 50enne versava periodicamente al marito bonifici domestici “rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online”, tra le quali la Malta Limited terrestre, la Malta Limited online e la Sa.Pa. Srl. Sono stati individuati 15 trasferimenti per un totale di 87.000 euro.
Come riporta sempre La Verità, secondo l’Antiriciclaggio si tratta di “un’attività opaca con controparti operanti nel settore del bet online”. Inoltre i soggetti coinvolti non avrebbero fornito “adeguati chiarimenti e giustificativi” e avrebbero mostrato un “atteggiamento eversivo e non collaborativo”.
Anche una raccolta di beneficenza tra i movimenti attenzionati
Per Totti, che recentemente è finito anche nel mirino degli haters, i guai non finiscono qui.
Sono infatti stati scoperti altri 2 conti, uno cointestato con Ilary Blasi e un altro con Manuel Zubiria Furest, ex team manager della Roma ed è stato segnalato un fido di 2,5 milioni per una ristrutturazione.
E ancora sono emersi 5 assegni da 1,305 milioni versati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo e un altro da 300.000 euro a favore della società United London services limited, collegata con il casinò di Londra.
C’è anche una raccolta di beneficenza a cui hanno partecipato diversi ex compagni di squadra di Totti tra i quali Juan Jesus, Rudiger, Dzeko, Nainggolan, Vermaelen ed Emerson Palmieri, ma con causale “multe” e “sanzioni”.
Permangono quindi forti dubbi sulla reale destinazione del denaro inviato alle case da gioco internazionali. I risk manager hanno precisato che Totti si è difeso dalle accuse con una semplice frase: “Mi piace scommettere”.