Scomparso da ieri nei boschi, continuano le ricerche di Franco Vettese. Lo cercano Vigili del Fuoco e Protezione civile. Era andato per funghi dalle parti di Cassino

La città di Cassino è in apprensione da ieri pomeriggio, quando il 77enne Franco Vettese è scomparso nei boschi che circondano la storica abbazia di Montecassino. Le ricerche, avviate immediatamente, stanno coinvolgendo un vasto dispiegamento di forze, tra cui il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che ha impiegato anche un sofisticato drone termico per tentare di localizzare l’anziano disperso.

Operazioni di soccorso e tecnologie avanzate

Le operazioni di ricerca stanno utilizzando strumenti all’avanguardia: oltre al drone termico, un elicottero dei Vigili del Fuoco ha sorvolato la zona, mentre a terra diverse squadre di soccorritori stanno perlustrando i sentieri che si snodano attorno all’abbazia. Nonostante gli sforzi, al momento non è stata trovata alcuna traccia di Franco Vettese, che soffrirebbe di problemi di orientamento.

La scomparsa ha scatenato una forte preoccupazione tra i familiari e gli amici, ma ha anche mobilitato l’intera comunità di Cassino, che si è attivata per collaborare nelle ricerche. Le ore notturne sono state particolarmente difficili, soprattutto per la famiglia di Vettese, ma si spera che con la luce del giorno le ricerche possano accelerare e portare a un ritrovamento positivo.

Il supporto della comunità e le ricerche sul territorio

L’appello lanciato dalla figlia di Vettese sui social ha trovato una vasta eco tra i cittadini. Molti escursionisti locali si sono uniti ai soccorritori, esplorando i vari sentieri che attraversano i boschi intorno a Montecassino. Tra le aree battute ci sono la Cavedish Road, i sentieri dell’Albaneta, i percorsi che portano alla Rocca Janula e all’obelisco, fino ai pendii del Monte Maggio e alle aree intorno al Monte Cairo che guardano verso Terelle e Villa Santa Lucia.

La comunità di Cassino, dove Vettese è molto conosciuto e stimato, si è unita nella speranza di un esito positivo. Il quartiere di via Pascoli, dove l’anziano risiede da anni, è particolarmente coinvolto nella vicenda, con molti cittadini che hanno partecipato alle operazioni di ricerca o offerto supporto morale alla famiglia.