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Lo scontrino con 2 euro in più per il piattino diventa un caso nazionale, interviene anche la chef stellata Cristina Bowerman: “Ecco perché l’osteria ha sbagliato”

Pubblicato il 9 Agosto 2023

L’Osteria Del Cavolo di Finale Ligure da giorni è al centro delle polemiche dopo aver applicato un sovrapprezzo di 2 euro per un piattino in più portato al tavolo. Il caso ha avuto uno straordinario riscontro mediatico: ne ha parlato la giornalista Selvaggia Lucarelli e ha scatenato un acceso dibattito sui social, e sulla questione è intervenuta anche Cristina Bowerman, chef stellata.

Il caso dei 2 euro in più per un piattino

Ripercorriamo un attimo la vicenda per capire esattamente cos’è successo. Come raccontato sui social da Selvaggia Lucarelli, una donna aveva ordinato un piatto di trofie al pesto e aveva chiesto al cameriere di portare un piattino in più per poterle fare assaggiare alla figlia di 3 anni.

Il cameriere ha acconsentito alla sua richiesta, ma la titolare ha ritenuto di dover far pagare 2 euro quel servizio extra. L’intera vicenda è diventata di dominio pubblico e il popolo social si è scagliato contro la titolare, evidenziando che il prezzo del piatto di 18 euro era già piuttosto elevato e che il servizio del piatto extra era già compreso nel coperto.

Non si è fatta attendere la replica della titolare, che ha risposto: “Quando il cliente entra in un locale accetta il menù, che viene esposto fuori. Nel caso specifico i clienti avevano preso un primo e un secondo in tre. Di piatti supplementari ne ho portati ben quattro, per questo ho fatto pagare due euro: voglio che i clienti sappiano che per noi quello è un lavoro in più”.

L’intervento di Cristina Bowerman

La questione ha sollevato un vespaio di polemiche ed è stata interpellata anche Cristina Bowerman, che vanta una stella Michelin, che ha espresso il suo pensiero durante un’intervista a La Stampa.

Anche la Bowerman punta il dito contro la titolare dell’osteria che, pur essendo libera di applicare il prezzo dei prodotti e dei servizi che offre al locale, avrebbe fatto uno scivolone sul piattino secondo la chef.

La Bowerman, pur confermando che la ristorazione ha vissuto un periodo molto complicato durante il Covid, ha anche ammesso che la crisi è fortunatamente alle spalle e che bisognerebbe avere maggiore cura dei clienti, senza spremerli eccessivamente.

“Non roviniamo tutto con due euro di piattino” – ha sentenziato la Bowerman – “mi è capitato spesso di sedermi in qualche bar con i miei vari amici americani, che di tanto in tanto vengono a trovarmi, e in più di un’occasione il cameriere mi ha servito un costosissimo menu con prezzi per stranieri. Proprio a Roma, in più di un’occasione, ci siamo trovati invece con tassisti che chiedevano 50 euro a persona per la tratta dall’aeroporto a stranieri che non sanno che invece è la tariffa complessiva, incluse le valigie“.

La chef ha commentato un altro caso curioso successo di recente, il sovrapprezzo di 2 euro per un toast diviso a metà, dichiarando che il cliente andrebbe sempre informato di eventuali sovrapprezzi: “Non mi pare di aver letto che vi fosse alcuna nota relativa al sovrapprezzo di 2 euro per tagliare un tramezzino a metà”.