Salute

Scoperta una nuova classe di antibiotici dopo quasi 30 anni: la lariocidina

Il professore Gerry Wright della McMaster University che ha identificato la lariocidina

Da quasi tre decenni non veniva introdotta sul mercato una nuova classe di antibiotici, ma un’importante svolta potrebbe cambiare questa realtà. Un team di ricercatori della McMaster University in Canada, guidato da Gerry Wright, ha identificato una promettente molecola capace di contrastare anche i batteri più resistenti ai farmaci: si tratta della lariocidina.

Una nuova arma contro i batteri resistenti

I risultati dello studio, pubblicati il 26 marzo 2025 sulla rivista Nature, aprono la strada allo sviluppo di nuovi antibiotici, un’esigenza sempre più urgente. Batteri e altri microrganismi stanno sviluppando resistenze ai farmaci esistenti, causando infezioni che portano a tassi di mortalità fino al 40%.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che la resistenza antimicrobica rappresenta una delle principali minacce per la salute globale. “I nostri farmaci tradizionali stanno perdendo efficacia, mentre i batteri diventano sempre più resistenti”, spiega Gerry Wright, professore presso il dipartimento di biochimica e scienze biomediche della McMaster. Ogni anno, circa 4,5 milioni di persone muoiono a causa di infezioni resistenti agli antibiotici, e il problema è in costante peggioramento.

Come agisce la lariocidina

Il team di Wright ha scoperto che la lariocidina, un peptide lasso, è estremamente promettente perché agisce in un modo completamente nuovo rispetto agli antibiotici attualmente disponibili.

“Si tratta di una molecola innovativa con un meccanismo d’azione unico: un enorme passo avanti per la ricerca”, sottolinea Wright. La lariocidina si lega direttamente al meccanismo di sintesi proteica dei batteri, impedendo loro di crescere e sopravvivere.

Una scoperta dal suolo canadese

La lariocidina è prodotta da un batterio chiamato Paenibacillus, scoperto in un campione di terreno raccolto nel cortile della cittadina di Hamilton, sede della McMaster University. Per oltre un anno, i ricercatori hanno coltivato i batteri in laboratorio, permettendo di identificare anche specie a crescita lenta, che solitamente passano inosservate.

Uno di questi batteri, il Paenibacillus, si è rivelato capace di produrre una sostanza con forte attività contro altri batteri, inclusi quelli resistenti agli antibiotici.

“Capire come questa nuova molecola uccide i batteri è stato un momento di svolta”, raccontano i ricercatori.

Verso la trasformazione in farmaco

Oltre alla sua efficacia contro batteri resistenti, la lariocidina presenta caratteristiche ideali per diventare un farmaco:

  • Non è tossica per le cellule umane
  • Non è vulnerabile ai meccanismi di resistenza noti
  • Ha già mostrato efficacia in test sugli animali

Ora il team di ricerca si concentra su un obiettivo cruciale: produrre la molecola in quantità sufficienti per lo sviluppo clinico. “I batteri non producono farmaci per noi”, afferma Wright, sottolineando che il processo richiederà tempo e risorse considerevoli.

“Adesso inizia il vero duro lavoro”, conclude il ricercatore, impegnato nell’analisi della molecola per trovare un modo di sintetizzarla chimicamente su larga scala.

Redazione Nazionale

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