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Scopre una sua foto hot su Telegram e mette in piedi un piano geniale per smascherare i gestori del canale

Pubblicato il 23 Giugno 2023

In un mondo dominato dal sesso, c’è anche chi ha pensato di creare un canale Telegram dove scambiarsi foto hot di ragazze, rigorosamente a loro insaputa, per saziare la loro torbida e depravata libido.

E così è successo che una ragazza di Perugia oggi 22enne, come rivelato da Il Messaggero, abbia scoperto che una sua foto hard sia finita in una chat di Telegram chiamata “Perugia scambio foto chat”.

Trova una sua foto hot su un canale Telegram: la reazione è traumatica

I fatti risalgono al novembre del 2020, quando un’amica comunicò alla ragazza che circolava su un canale Telegram una sua foto intima, inviata al fidanzatino quando aveva appena 15 anni.

La ragazza rimase sconvolta e traumatizzata dalla scoperta, al punto che decise di interrompere gli studi per avviare un ciclo di psicanalisi. Non accettò però passivamente quell’odioso torto, ma passò al contrattacco e spacciandosi per maschio riuscì ad entrare nel canale per verificare che era davvero lei la persona ritratta.

Nel frattempo l’amica si rivolse agli esperti della polizia postale, che suggerirono di attirare l’admin del gruppo in una chat privata su Whatsapp.

Il piano perfetto per smascherare i gestori del canale

La ragazza diede quindi il via al suo piano e, fingendosi maschio, riuscì a far cadere nella trappola un ragazzo 20enne della cosiddetta Perugia bene. Iniziò così a parlare con lui informandolo che era presente un altro gruppo, “Perugia nuda”, amministrato da un ragazzo con un database molto vasto di foto di ragazze nude.

Le due ragazze così misero a punto il piano finale e decisero di organizzare un incontro con l’amministratore del gruppo, che abboccò in pieno. A quel punto, quando le due amiche gli dissero di averlo scoperto e rivelarono la loro reale identità, lui scoppiò a piangere, chiedendo scusa in ginocchio e spiegando che sua madre stava per morire.

Intanto giovedì, nel corso dell’udienza preliminare, gli avvocati dei due admin del canale hanno chiesto un rinvio per ottenere la messa alla prova, alla quale non si è opposta la parte civile.

Ecco le parole dell’avvocato della vittima, Francesco Gatti, riportate da Il Messaggero: “Non ci interessa la condanna, ma un percorso di pentimento”.